Inserzioni fantasma su Gazzetta Ufficiale e quotidiani per aggiudicarsi l'appalto, l'Ulss 3 denuncia la ditta

Giovedì 19 Maggio 2022 di Angela Pederiva
Il direttore dell'Ulss 3, Edgardo Contato

VENEZIA - Lo strano caso delle inserzioni fantasma. L'Ulss 3 Serenissima ha dovuto sospendere l'affidamento del servizio di pubblicazione dei bandi e degli esiti di gara sulla Gazzetta Ufficiale e sui quotidiani, dopo aver constatato che la ditta incaricata non avrebbe assolto al compito, ma avrebbe anzi rendicontato false copie della pubblicità legale. «In carriera non mi era mai capitata una roba del genere», confida il direttore generale Edgardo Contato, che martedì ha deliberato in urgenza un incarico a un avvocato per tutelare le ragioni e gli interessi dell'azienda sanitaria, visto che si profila anche una denuncia in Procura.


LA PROCEDURA
Nell'ottobre scorso l'Ulss di Venezia aveva emanato l'avviso della manifestazione d'interesse per partecipare a una procedura negoziata. In sostanza era stata avviata la ricerca delle imprese interessate alla fornitura, nell'arco di due anni, di 140 pubblicazioni relative ad appalti sulla Gazzetta Ufficiale, su un giornale nazionale e su due quotidiani locali, partendo da una base d'asta di 152.964 euro. «In questa fase era stato precisato non viene posta in essere alcuna procedura concorsuale, para-concorsuale, di gara di appalto o di procedura negoziata e non sono previste graduatorie, attribuzioni di punteggi o altra classificazione di merito.

Si tratta semplicemente di un'indagine conoscitiva finalizzata all'individuazione di operatori economici specializzati da consultare nel rispetto dei principi di trasparenza e parità di trattamento». L'esplorazione era comunque arrivata al risultato. Dopo la valutazione delle offerte, infatti, il servizio era stato aggiudicato a una ditta situata fuori dal Veneto. Un intervento di routine, per un ente che ha l'obbligo di applicare i criteri dell'evidenza pubblica, nei suoi rapporti con i privati.


LE IRREGOLARITÀ
Nel corso dei mesi, però, sono state notate delle anomalie. In particolare gli uffici dell'azienda sanitaria hanno segnalato «la sussistenza di irregolarità nello svolgimento del servizio», si legge nella delibera, vale a dire inadempienze «che, in considerazione della gravità dei fatti e delle possibili implicazioni, risultano di particolare rilevanza». Spiega il dg Contato: «Ci siamo accorti che gli atti riguardanti le gare, a cui siamo tenuti a dare la massima visibilità, non erano stati pubblicati». Non solo: «Addirittura rivela il numero uno dell'Ulss 3 Serenissima ci sono state date copie di false pubblicazioni in Gazzetta. Una cosa che non mi era mai successo di vedere. Posso immaginare che l'obiettivo di un simile comportamento fosse quello di guadagnare di più, incassando il corrispettivo della prestazione senza pagare l'inserzione, anche se francamente mi pare un'azione da incoscienti e sprovveduti. Comunque ora proseguiranno le verifiche per ricostruire tutta la vicenda, coinvolgendo gli organi competenti».


LA DELICATEZZA
In quest'ottica rientra il conferimento del mandato all'avvocato Francesco Acerboni. «Attesa la particolare delicatezza e complessità della questione, anche in considerazione delle azioni prospettabili, è necessario che l'Ulss 3 Serenissima specifica Contato nella delibera affidi tempestivamente ad un legale di fiducia l'incarico di tutelare nella fattispecie le ragioni e gli interessi dell'Azienda assumendo tutte le occorrenti iniziative, assistendola eventualmente anche in sede giudiziaria». Non sarà dunque sufficiente la sospensione dell'affidamento. «Con tutta probabilità anticipa il dg arriveremo alla revoca. Nel frattempo, trattandosi di atti pubblici, procederemo anche con una denuncia in Procura per le ipotesi di reato che stanno emergendo. L'unico aspetto positivo, che colgo in questa vicenda, è la pronta risposta dell'azienda sanitaria: i nostri controlli interni hanno consentito di riscontrare subito che qualcosa non funzionava. Questa è una dimostrazione di efficienza. Ed è un messaggio chiaro per chi pensa di combinare stupidaggini».
 

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