SAN DONA' DI PIAVE - Incidente stradale mortale nella sera di domenica 8 gennaio nel Veneziano. Erano in cinque, due sono morti, tre sono feriti ricoverati in ospedale. Le vittime sono Mariachiara Guida di 20 anni e Alessandro Polato di 23 anni.
L'auto si incastra contro il guardrail
Una serata tra amici conclusasi con una tragedia: l'auto che esce di strada e va ad incastrarsi contro il troncone di un guardrail; la parte anteriore quasi intatta, che a guardarla bene sembrava che avesse solo preso una botta e portasse guai solo per il portafoglio del proprietario per pagare il lavoro in carrozzeria, la parte posteriore destra, invece, squarciata dall'asta di metallo, e anche a prima vista si capiva che per chi fosse stato seduto lì, il destino aveva giocato uno scherzo tremendo. È accaduto ieri sera poco prima delle 20 in via Lungo Piave Superiore all'altezza del civico 5.
Una strada pericolosa
È una strada molto stretta, che costeggia l'argine del Piave, e in quel punto è particolarmente pericolosa, almeno da quel che dicono gli abitanti del posto che da anni chiedono invano al Comune interventi per ridurre la velocità e soprattutto per avvertire dei rischi. La chiamata alla centrale dei Vigili del fuoco di Mestre è arrivata alle 20:03 ed è partita proprio da uno dei residenti che era in casa e ha sentito un botto. Sul lungo argine, assieme ai pompieri, sono arrivate alcune auto dei carabinieri e i soccorritori del Suem 118.
Le vittime erano sedute dietro
La scena è apparsa subito grave: l'auto, una Seat Ibiza azzurra, ha sbandato sull'asfalto bagnato dalla pioggia che cadeva sulla zona sin dal primo pomeriggio, ed è andata ad incastrarsi sul longarone del guardrail con la parte posteriore destra.
I soccorsi e le indagini
I carabinieri sono chiamati al compito di capire cosa sia realmente accaduto ieri sera, se l'uscita di strada sia stata causata dalla pioggia, da un malore del guidatore, da una distrazione, da un animale che ha attraversato la strada. Il compito dei vigili del fuoco, invece, si è concluso dopo un paio d'ore: il tempo di liberare l'abitacolo dalle lamiere ed estrarre gli occupanti per consentire ai sanitari del Suem di intervenire. I cinque stavano viaggiando in direzione del centro di San Donà di Piave, provenivano dalla cittadella scolastica nella prima periferia e ormai erano giunti a poche centinaia di metri dallo storico ponte della Vittoria, non lontano dall'edificio iconico di Bergamin mobili, quando è successo l'incidente.
Il testimone
Un testimone, Paolo Longato che abita a poche decine di metri dal punto dell'impatto, racconta di aver sentito un forte botto e di essere uscito a vedere cose fosse accaduto ma che già prima di aprire la porta di casa immaginava che si trattasse dell'ennesimo incidente. L'uomo ha raccontato che più volte, con le auto, sono finiti addirittura dentro al suo giardino e che, per evitare altre vittime, oltre che per mettere in sicurezza la propria abitazione, da una ventina d'anni chiede al Comune di intervenire installando dissuasori e una segnaletica adeguata. Come lui, altri abitanti della zona a più riprese hanno fatto le stesse richieste. Fino ad ora non sono stati ascoltati. Magari questa volta, con due giovani vite stroncate e altri tre feriti, qualcuno si deciderà a prendere in mano quella pratica.
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