SAN DONA' DI PIAVE - Alla fine è arrivata anche la tragedia, con il suo carico di dolore per la morte di Mariachiara Guida e Alessandro Polato. Ma è da tempo che i cittadini fanno osservare come quel tratto arginale di strada sia pericoloso e necessiti di un intervento. Via Lungo Piave Superiore è un tratto abbastanza stretto, comunque poco illuminato e molto trafficato; anche se, una ventina di anni, fa venne installato il guard-rail lungo tutto il tratto. Il limite di velocità è di 70 km/h e il guard-rail è, di fatto, ancora quello di allora: a norma di legge, anche se non di ultima generazione. Le proteste dei cittadini ieri si sono rafforzate, con un tam-tam sui social. «Non conosco le cause dell'incidente - osserva un utente -, tuttavia segnalo che il guard-rail non ha catarifrangenti, per terra la segnaletica appena si vede e in alcuni tratti manca del tutto. C'è un altro punto pericoloso segnalato malissimo: la rampa di discesa dall'argine verso via Aquileia: lo spuntone del guard-rail non è segnalato». «Si tratta di una strada di competenza della Città Metropolitana (Sp 83) precisa il sindaco Andrea Cereser anche se, considerando il flusso di traffico, dovrebbe essere considerata urbana. Resta sempre difficile intervenire, poiché è un argine che deve rispettare determinati parametri di sicurezza idraulica che fanno capo al Genio civile (e quindi alla Regione ndr). In questi giorni un intervento di rafforzamento degli argini a cura della Regione verrà sottoposto al Comune. Nell'incontro ci sarà modo di mettere sul tavolo anche la possibilità di illuminare tutto il tratto fino al ponte della Vittoria».
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