Viktor, l'ex sergente degli alpini, si schianta con la Harley-Davidson e muore sulla A22

Mercoledì 26 Maggio 2021 di Filippo De Gaspari
Ruggero Vettorello, 61 anni, morto in un incidente in moto sulla A22
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NOALE - Appassionato biker, una vita in uniforme da alpino e con un amore sconfinato per il palio e la sua contrada, San Giorgio. Ruggero Vettorello, per gli amici Viktor, era la classica persona con cui trascorrere del tempo piacevole in compagnia, senza guardare l'ora.

D'altronde, con la sua proverbiale ironia e un passato da sergente nell'esercito, di aneddoti da raccontare ne aveva molti. 

L'INCIDENTE

Sessantun'anni, penna nera nel cuore, era stato alpino paracadutista e sergente alla scuola militare di paracadutismo. Ha perso la vita ieri pomeriggio in un incidente stradale sulla A22, che stava percorrendo con la sua inseparabile Harley-Davidson. Come riporta il quotidiano di Trento L'Adige, fatale potrebbe essere stato il lungo serpentone di camion che ieri, complice lo stop per i tir in Austria e Germania per il ponte di Pentecoste, si sono accumulati in carreggiata nord sull'Autobrennero. Intorno alle 16, tra il comune di Terre d'Adige e l'uscita di San Michele, Vettorello è finito a forte velocità contro lo spigolo di uno di quei tir fermo in colonna. La sua Harley-Davidson si è praticamente fermata contro il mezzo pesante, ma lui è finito disarcionato, volando per una decina di metri e finendo sull'asfalto poco più avanti. 


E' morto praticamente sul colpo a causa dell'impatto. Sul posto sono subito accorsi gli uomini della Stradale, che hanno ordinato la chiusura del tratto autostradale tra Trento Nord e San Michele all'Adige, per consentire alle ambulanze giunte sul posto di lavorare in sicurezza: purtroppo però per il motociclista noalese non c'è stato nulla da fare. La salma è stata poi trasferita nella camera mortuaria del cimitero di Trento. L'autostrada è rimasta chiusa per oltre due ore con il traffico leggero deviato sulla tangenziale. Non è chiaro cosa possa aver causato l'incidente: i rallentamenti erano regolarmente segnalati e il camion fermo. Probabilmente il centauro non si è accorto della sua presenza e quando ha cercato di evitare l'impatto deviando la traiettoria, era ormai troppo tardi. Vettorello percorreva spesso la A22, perchè aveva una casa di proprietà a Ortisei. 

LA VITTIMA

Innamorato della montagna, era in realtà originario di Villanova Marchesana, anche se viveva a Noale da diversi anni ormai. In città era diventato quasi un'istituzione: con la sua barba e il classico portamento da biker, non passava inosservato, soprattutto quand'era in sella al suo bolide. 
Ma quando dismetteva i panni di cuoio e borchie per indossare i costumi tradizionali del palio di Noale, 
Vettorello si trasformava in un motivatore: della contrada San Giorgio, la sua contrada, era stato anche capitano di carisma, grande trascinatore e leader. Nella sua vita intensa e piena di entusiasmo, ha girato il mondo, con il suo reggimento prima e la sua moto poi. La Val Gardena era il suo rifugio, lui che per lavoro e diletto aveva stretto con la montagna un legame speciale. 
Lo piange la moglie Renza, raggiunta nel tardo pomeriggio dalla notizia della tragedia, lo piange la contrada San Giorgio, lo piangono molti a Noale che avevano avuto occasione di apprezzare la sua ironia e la sua voglia di godere dei piaceri della vita. 
 

Ultimo aggiornamento: 17:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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