Bottecchia "riparte" dopo il rogo: cassa integrazione a rotazione

Mercoledì 5 Ottobre 2022 di Diego Degan
Bottecchia "riparte" dopo il rogo: cassa integrazione a rotazione

CAVARZERE  - «Abbiamo ricevuto ampie assicurazioni che l’attività industriale continuerà e che tutti i dipendenti saranno tutelati». Si è svolto ieri l’incontro tra i lavoratori della Bottecchia, la proprietà dell’azienda, nella persona dell’amministratore delegato della Fantic Motor (che aveva rilevato la Bottecchia pochi mesi fa), Mariano Roman, con altri dirigenti del gruppo, e i rappresentanti dei sindacati.

Sul tappeto i tempi e i modi della ripresa dell’attività dopo il grande incendio che, dal 25 settembre e per alcuni giorni, ha distrutto il magazzino dell’azienda. 

 


BUONE IMPRESSIONI
Cristian Modesto, sindacalista della Fiom, esprime la soddisfazione per l’esito dell’incontro. «Andiamo incontro ad un periodo di cassa integrazione di almeno tre mesi per 52 lavoratori, 36 operai e 16 impiegati - spiega - ma il periodo di rallentamento dell’attività sarà gestito in modo che i lavoratori vi siano coinvolti a rotazione, in maniera equa». L’azienda si sta, infatti, riorganizzando: ha reperito dei locali di immagazzinaggio nelle vicinanze della fabbrica bruciata, dove sistemare i componenti, già ordinati, che sono arrivati nei giorni successivi all’incendio. Nel capannone destinato all’assemblaggio, che non era stato interessato dalle fiamme, si può, già adesso, procedere al montaggio delle bici di cui si hanno i componenti e, mano a mano che arriveranno altre forniture, il lavoro potrà essere incrementato o modulato sulle necessità. La differenza principale, infatti, riguarda le bici “muscolari” e quelle elettriche: queste ultime necessitano di componenti elettronici che, essenzialmente, arrivano dalla Cina e da altri parti dell’Asia, mentre le parti delle prime sono di più facile reperimento. A queste difficoltà operative va aggiunta la perdita (almeno parziale) dei dati del server aziendale con le quantità delle scorte immagazzinate e distrutte nell’incendio. Una parte del personale, di fatto quella impiegatizia, inoltre, ha ripreso il lavoro da remoto e rientrerà fisicamente in azienda quando alcuni spazi saranno stati riattati a uffici. 
RIPARTIRE
«L’azienda - dice Modesto - ha manifestato e dimostrato una concreta volontà di ripresa. Abbiamo anche apprezzato l’impegno ad anticipare ai lavoratori gli importi della cassa integrazione, senza aspettare l’erogazione dell’Inps».
Purtroppo l’incendio è avvenuto alla fine dell’estate, periodo nel quale anche la domanda di biciclette subisce un calo stagionale. «L’azienda ha spiegato che questo porterà ad un calo del fatturato complessivo - continua Modesto - ma ha anche assicurato di poter reggere il colpo e previsto una buona ripresa per il 2023». Sul fronte dell’incendio, intanto, le indagini sono in pieno svolgimento. Venerdì il lavoro di spegnimento è stato definitivamente concluso, senza che le squadre operative dei pompieri siano mai entrate all’interno e ora sono in corso i rilievi per capire dove e perché si siano sviluppate le fiamme.
 

Ultimo aggiornamento: 17:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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