Imprenditore in Africa per una ragazza, il parroco "scomunica" Formenton

Adescato da una donna conosciuta in chat, ora don Claudio Savoldo gli revoca il ruolo di Ministro della Comunione

Mercoledì 12 Gennaio 2022 di Davide Tamiello e Vittorino Compagno
Imprenditore in Africa per una ragazza, il parroco "scomunica" Formenton
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FOSSÒ (VENEZIA) - Imprenditore di successo, un costante impegno per il sociale, Ministro per la distribuzione della Comunione nella chiesa parrocchiale. Un'immagine costruita negli anni che, però, è finita nella bufera dopo l'apertura, da parte della procura di Roma, di un'inchiesta su quel suo particolare e travagliato viaggio in Africa di novembre. Una vicenda - anticipata ieri da Il Gazzettino - in cui l'imprenditore di Fossò, Claudio Formenton, 67 anni, risulta essere la vittima dal punto di vista giudiziario: adescato e raggirato da una giovane donna (che secondo gli inquirenti romani avrebbe sul proprio curriculum una lunga lista di altre vittime) e poi sequestrato per tre giorni. Per lui, però, uomo tutto casa, chiesa e lavoro, bisogna considerare anche il piano morale. E qui, la questione è meno limpida: non essere indagato non è una condizione sufficiente per non rendere conto a famiglia e comunità. C'è chi, in paese, ha già messo le mani avanti, a prescindere dall'esito dell'inchiesta. Il parroco, don Claudio Savoldo, infatti, ha già fatto sapere che revocherà all'imprenditore il ruolo di Ministro della Comunione. «Mi erano già arrivati in passato anche alcune voci sul suo conto, ma non gli avevo tolto quella mansione perché nel frattempo era arrivato il Covid.

Alla luce di queste rivelazioni l'incarico gli sarà tolto definitivamente». E che il clima a Fossò, paesino della Riviera del Brenta in cui Formenton vive e ha la sede della sua azienda di lavorazione del marmo, al momento sia particolarmente teso, è abbastanza evidente. Né Formenton né i famigliari vogliono rilasciare dichiarazioni. La sorella, in azienda, risponde ai giornalisti chiedendo rispetto e silenzio. «Cose infamanti quelle scritte su mio fratello - commenta - Noi siamo una famiglia che ha sempre lavorato, che si è guadagnata ogni cosa faticando e sudando».


Imprenditore rapito in Africa: cosa è successo

Formenton, padre e nonno, un paio di mesi fa era partito per la Costa D'Avorio. Ufficialmente si era preso una settimana di vacanza per recarsi nel paese africano per questioni umanitarie. Secondo il suo racconto, avrebbe dovuto incontrare un amico missionario, padre Mattia Mellis, per passare alcuni giorni nel suo centro. La comunità missionaria rodigina di Villaregia che gestisce la missione dall'Italia, però, aveva tenuto a precisare che il viaggio non era stato ufficialmente concordato con loro. Quel che è certo è che Formenton è stato sequestrato per tre giorni, e per liberarlo è stato necessaria un'attività combinata di intelligence tra i Ros di Roma e le forze speciali della Costa d'Avorio.

La truffa sugar baby

Secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma, coordinati dal pubblico ministero capitolino Erminio Amelio, Claudio Formenton si sarebbe recato in Africa per rincorrere una ragazza del luogo, la ventenne Olivia Martens. Una giovane che l'uomo avrebbe conosciuto in chat ma che non avrebbe mai visto (e di fatto non si sa neppure se esista). Gli investigatori sono convinti che si tratti dell'ennesima truffa in perfetto stile sugar baby o sugar daddy, come vengono definite negli Usa le trappole tese a uomini facoltosi e anziani da ragazze conosciute in web. Formenton era atterrato all'aeroporto di Abidijan sabato 27 novembre. Da lì avrebbe dovuto prendere un mezzo per recarsi alla missione di Yopougan, ma fuori dall'aeroporto sarebbe stato avvicinato da un sedicente tassista che, invece di portarlo nel luogo richiesto, lo avrebbe condotto in una capanna appartata situata all'interno della foresta. Lì, sorvegliato da tre persone, avrebbe passato la notte fino alla liberazione. Formenton non ha subito maltrattamenti e per la sua liberazione non sarebbe stato pagato alcun riscatto. Anche il legale dell'uomo, l'avvocato Stefano Marrone, chiede di rispettare la privacy del suo assistito. «Claudio Formenton ha già dettagliatamente riferito alle Autorità e non rilascerà interviste».

Ultimo aggiornamento: 09:00 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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