Imprenditore voleva tornare nella "sua" Venezia: «Stravolta dai turisti, torno in Africa»

Giovedì 27 Giugno 2019 di Roberta Brunetti
Gianandrea Porta De Candido
30
VENEZIA - Dopo una vita passata in Africa, aveva deciso di ritornare stabilmente nella sua Venezia. Ma si è ritrovato in un'altra città, stravolta da un turismo degradante che sfila, giorno e notte, sotto alle sue finestre: tra picnic d'ogni tipo, pediluvi alla fontana, guide che sembrano imbonitori di piazza. Il tutto in quello che era uno dei campi più belli della città, San Beneto, dove ora gli ultimi residenti si contano sulle dita di una mano nel moltiplicarsi di case per turisti. E così anche Gianandrea Porta De Candido, imprenditore con una società di desalinizzazione dell'acqua in Angola, ha deciso di mollare: «Tra qualche mese mia moglie andrà in pensione. A quel punto torneremo in Africa. Il desiderio di restare a Venezia era grande, ma ci siamo ritrovati in una follia. In balia di un turismo bieco. Questa non è vita».
 
Una decisione sofferta per questo imprenditore che ha girato il mondo, ma con solide radici veneziane. Il trisnonno è stato uno dei fondatori del caffè Florian. Il padre una guida turistica «quando era una professione serissima». Trascorsi tanti anni all'estero, De Candido aveva deciso di tornare a Venezia. «Ci eravamo trasferiti dall'Africa per vivere qui stabilmente. Ma in una prima casa, in calle Lacca, eravamo già assediati dal turismo. San Beneto ci sembrava una zona tranquilla». E invece...
QUIZ IN COSTUMEBasta passare un'ora nella casa affacciata su Palazzo Fortuny per rendersi conto di come il campo, un tempo solitario, sia diventato una tappa del turismo più becero. Ieri era il giorno delle guide-attori. Un signore mascherato da 700 aspettava che altri colleghi gli portassero la comitiva di turno da intrattenere. Cinque minuti di spettacolino tra quiz («Chi ha scritto Arlecchino servitore di due padroni: Goldoni, Moliere o Shakespeare?) e imitazioni di gruppo della vogata del gondoliere con canzoncina finale: Ciao Venezia, ciao Venezia.... In un'ora almeno quattro repliche per altrettante comitive. «Questa è l'immagine di Venezia che diamo - s'indigna De Candido - e va avanti tutto il giorno. La sera è monopolio di un altro tizio, vestito da Marco Polo, che sale sul pozzo». 
BUTTA LA PASTAAltre scene nella fascia oraria del pranzo. Con i supermercati vicini e la fontana in campo, San Beneto è diventato il luogo perfetto per un picnic sui masegni. I menù sono i più vari, come De Candido ha documentato con le sue foto: dal classico panino alla pizza mangiata sui cartoni. Fino al caso limite dell'altro giorno, quando un giovanotto ha estratto un fornelletto da campo per cucinarsi una pastasciutta. «Organizzatissimo, aveva tutto l'occorrente. Gli altri turisti si sono pure fermati a fotografarlo e lui sorridente a salutare. Allucinante! Ma scene di questo tipo sono all'ordine del giorno. Quelli di Palazzo Fortuny mi hanno confidato che fino all'anno scorso intervenivano per riportare un po' di ordine. Ora hanno rinunciato, stanchi di prendere parole».
RESIDENTI SUPERSTITIAltra faccia del problema il dilagare, anche qui, di B&b e case affittate a turisti. Nella palazzina rossa di quattro piani dove abita l'imprenditore non ci sono altri residenti. «E in tutto il campiello saremo in quattro o cinque famiglie». La convivenza è difficile, con il via vai dei turisti, tutto il giorno, e gli schiamazzi notturni. «Di recente c'è stata anche un lite in piena notte, con tanto di intervento della polizia. Una situazione insostenibile».
CONTROLLI ASSENTIDe Candido ha chiesto l'intervento della polizia municipale. Inutilmente. «Mi è stato detto chiaramente che sono oberati di lavoro, a caccia di tutto il nero che si nasconde in questo settore. Li capisco... C'è una sacca di elusione da far paura». Problemi già denunciati, storie di veneziani esasperati che si ripetono. «Il modo in cui viene svenduta questa città è ignobile - conclude De Candido - Come imprenditore, io stesso mi chiedo cosa si può rilanciare in questa città, arrivati a questo livello».
Roberta Brunetti
Ultimo aggiornamento: 28 Giugno, 14:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci