Chiude il suo Husky in auto sotto il sole a 30°, romena a processo

Mercoledì 8 Marzo 2017 di Lorenzo Mayer
Chiude il suo Husky in auto sotto il sole a 30°, romena a processo
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LIDO  - Ha lasciato il suo cane, chiuso in auto, sotto il sole, per lunghe ore. Alla fine, a liberare l'animale, ci ha pensato la polizia. Mentre la proprietaria è finita sul banco degli imputati con l'accusa di maltrattamento di animale. Ieri l'udienza davanti dal giudice monocratico di Venezia che è stata rinviata al mese prossimo.
Il fatto, che risale al luglio 2013, è capitato al Lido: ad accorgersi del cane in sofferenza dei passanti che subito allertano del polizia. È quasi l'una e ormai da un paio d'ore l'animale è chiuso. Sistemato sul sedile posteriore, non ha molto spazio per muoversi perché l'auto è ingombra di bagagli. Per l'animale non c'è acqua.

Tra l'altro, si tratta di un Siberian Husky, esemplare abituato ai rigori delle terre artiche, mentre quel giorno al Lido la temperatura sfiora i 30 gradi. Gli agenti chiedono anche l'intervento di una veterinaria per monitorare lo stato di salute dell'animale che  appare in difficoltà. I finestrini sono stati lasciati abbassati di mezzo centimetro, ma è troppo poco per garantire adeguata areazione. Passa più di un'ora. Il lunotto posteriore dell'auto viene coperto per dare un po' di sollievo all'animale che appare sempre più spossato. Alla fine la polizia decide di aprire le porte dell'auto: passa l'aria e il cane, che finalmente può bere, si riprende in fretta, ma ha rischiato moltissimo.
Così, per la proprietaria, una 48enne, residente in Romania, scatta la denuncia che porterà al processo.
Ultimo aggiornamento: 22:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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