«Mia figlia rimandata a casa, poi il parto improvviso»

Giovedì 12 Luglio 2018
«Mia figlia rimandata a casa, poi il parto improvviso»

MUSILE - Il parto era andato bene, con tanto di titoli sui giornali per una vicenda così inusuale, con la bimba che decide di nascere, la difficoltà a far giungere per tempo l'ambulanza nell'abitazione della coppia e il marito che si improvvisa ostetrico. Una bella favola, quella dei genitori Daisy e Marco, oltre che della bellissima Linda, se non fosse che dietro si celerebbe un antefatto spiacevole. A raccontarlo è Renzo Pilazzi, genitore della donna. L'uomo ha riferito che, giunta alla 40esima settimana, Daisy era andata alla visita programmata proprio la mattina del parto, dopo che telefonicamente aveva avvisato il medico di vari dolori alla schiena che secondo lei erano riconducibili alle contrazioni. «Il medico ha detto che non era così, di ritornare a casa, dandole appuntamento per la settimana  successiva».

La bimba è poi nata 4 ore dopo, alle 15 circa. A lasciare perplesso Pilazzi è anche un altro fatto. «Alla 38esima settimana a mia figlia viene diagnosticata una infezione uterina; il medico riferisce che era tardi per aggredirla con degli antibiotici, perché si rischiava per la bimba. Casomai, le è stato detto, poco prima del parto andrebbe attuata la profilassi con penicillina, per diminuire i rischi per la bimba. Ora, la bambina è nata in casa (e non per volontà dei genitori) e la profilassi non è stata fatta, e a questo punto ci chiediamo se la piccola corre dei rischi. Speriamo che tutto vada per il meglio. Volevamo che l'Ulss4 sapesse questa cosa, se poi saremo costretti a farlo, procederemo per vie legali». Da parte sua l'Azienda sanitaria, interpellata dal Gazzettino, ha riferito di non voler commentare la vicenda. (f.cib)

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