Brugnaro si ricandida sindaco e rinvia il ticket: «A giugno o luglio»

Giovedì 14 Marzo 2019
Luigi Brugnaro
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VENEZIA - Luigi Brugnaro si ricandida a sindaco di Venezia. L'ha detto chiaro e tondo oggi, 14 marzo, durante il forum Ansa: «Per fare le cose ci vuole umiltà e coraggio e chi fa le cose, sbaglia. Per quanto mi riguarda mi ricandiderò a fare il sindaco. Mi ricandiderò con la mia lista "Brugnaro sindaco" ma spero di allargare la mia compagine. Se la Lega deciderà di presentare un proprio candidato, da uomo di sport, combatteremo».

Nel corso del forum Ansa, il sindaco di Venezia ha affrontato molti temi.

TASSA DI SBARCO RINVIATA  «Col contributo di accesso non possiamo partire prima del 1 maggio. Potrà essere giugno o luglio, ma è difficile fare previsioni ora.
Quest'anno prevedo di raccogliere 3 milioni, ma non sono sicuro neanche di riuscirci. Lo pagherà solo chi viene a Venezia in giornata e non paga la tassa di soggiorno».


GRANDI NAVI «Toninelli è venuto a Venezia prima di Natale dicendomi che, una volta tornato a Roma, avrebbe pensato a un paio di soluzioni per le grandi navi. Sono stato convocato un mese fa, quando però ci ha consegnato una lettera, neanche indirizzata a me, con cui si facevano proposte per i porti. Da allora più nulla, non l'ho più sentito. Con il precedente governo avevamo trovato un importante accordo tra Comune, Città Metropolitana, Regione, Capitaneria, Autorità portuale e perfino con gli armatori - sottolinea - per un itinerario alternativo per le grandi navi. Ad oggi sto aspettando notizie dal ministro dei Trasporti».

AUTONOMIA:
«MEGLIO TRATTARE CON REGIONE CHE CON ROMA»
«Siamo favorevoli all'autonomia, ma è meglio trattare con la Regione e quindi con Zaia, che con il governo. La Regione infatti è più vicina a noi e può comprendere meglio le nostre esigenze». Lo ha detto il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro: «Sono con Zaia che si è comportato in modo leale in Veneto - ha aggiunto - poi tratteremo perché Venezia ha delle esigenze particolari». 

MOSE «È un'opera importantissima per la salvaguardia della città, e quindi deve essere finita. La competenza è del governo, e in particolare del ministero delle Infrastrutture. E noi da Toninelli non abbiamo ricevuto ancora notizie. Da subito bisogna ragionare sulla sua gestione. Su questo non si potrà prescindere dal coinvolgimento della città».


VIA DELLA SETA «Lavoriamo da tanto sulla Via della Seta. Vorrei ricordare che Marco Polo è veneziano. Il governo cinese dice da dieci anni "noi vogliamo aprire le grandi rotte" e parla sempre di Venezia. Per la Cina la Via della Seta è tra Pechino e Venezia. I nostri politici invece, quando i cinesi parlano di Venezia, capiscono Trieste e Genova. Credo ci sia un problema di lingua. Ricordo poi che facciamo parte di alleanze storiche fortissime, siamo dentro al Patto Atlantico . Il presidente americano ha avvertito perché non sappiamo cosa si dovrebbe firmare con la Cina. Parliamo di porti ma anche di 5G, cosa che ci espone a rischi non proprio trascurabili. Io ho chiesto di toglierlo, il 5G».
Ultimo aggiornamento: 17:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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