Disdette di Natale anche negli hotel: salvezza "last minute". «Speriamo nei pendolari»

Lunedì 13 Dicembre 2021 di Costanza Francesconi
Turisti a Venezia

VENEZIA - Perdono attrattiva le vacanze di Natale a Venezia, complici il Super Green-pass e le restrizioni negli altri paesi d'Europa verso l'estero. Gli alberghi in città, a tutti i livelli, registrano un calo netto delle prenotazioni, se non addirittura disdette, proprio da quando è entrata in vigore la certificazione verde rinforzata. Una tendenza che ribadisce quella evidenziata per i ristoranti, qualche giono fa.
L'ultima fiammata di arrivi è prevista a Capodanno, seguita da un inizio drastico di bassa stagione. Questa è la tendenza restituita dagli albergatori del centro storico in vista delle festività. Un andamento in parte classico, per come lo inquadra il direttore dell'Associazione veneziana albergatori (Ava) Claudio Scarpa, ma inasprito dalla crescente preoccupazione per il Coronavirus.


L'ANDAMENTO

«Solitamente con il ponte dell'Immacolata termina con un crollo quasi totale l'alta stagionalità veneziana spiega - e dopo l'ultimo dell'anno molti albergatori di norma si dedicano a lavori di ristrutturazione o vanno in ferie. In questi giorni, però, gli arrivi sono calati a picco, con la discesa del tasso occupazionale negli hotel cittadini al 40 se non al 20 per cento prosegue il direttore Ava - Per Natale ci aspettiamo piuttosto un turismo pendolare giornaliero dalle zone limitrofe che non necessariamente pernotta, mentre a Capodanno possiamo ancora pensare di avvicinarci al tutto esaurito.

Con la sua bellezza e i numerosi ristoranti stellati che ospita aggiunge Claudio Scarpa - Venezia rimane una meta indiscussa. In una decina di giorni avremo un quadro più completo della situazione».


LAST MINUTE

La costante resta il last minute, soprattutto considerata l'incertezza sulle possibili limitazioni che aleggiano, anche attraverso i media di comunicazione, proprio attorno i giorni di festa. «Visto l'andamento generale, l'idea è di chiudere dal 20 dicembre fino a metà gennaio valuta Stefania Stea, direttrice del Ca' Nigra Lagoon Resort - È vero che nonostante le difficoltà, e pur con tariffe ridottissime, non è stata una stagione terribile. Ce la siamo cavata nel complesso ma dall'arrivo del super Green-pass c'è stata una botta d'arresto e sono piovute le disdette. Se di norma si è al completo per le feste con diverse settimane di anticipo sottolinea la direttrice del 4 stelle superior su Canal Grande - ora le persone hanno paura che la situazione si aggravi. Il riflesso dei decreti legge e delle ordinanze è immediato sui nostri fatturati. Lavoriamo esclusivamente con turisti in viaggio di piacere e Venezia offre poco in questo periodo nota ancora Stefania Stea -, senza contare che i voli per il nostro aeroporto sono costosi». Rendere il capoluogo lagunare un polo culturale il più ampio possibile, e senza alti e bassi di eventi e proposte nell'arco dei dodici mesi è una ipotesi percorribile, nell'immediato pesa però la carenza di Austria, Germania e Svizzera.
«Il core business del mercato che nell'anno trascorso è stato la nostra ancora di salvezza evidenzia Luca Chiais, direttore dell'hotel Aquarius - Anche se le condizioni nel nostro Paese sono migliorate, subiamo in toto il colpo di coda delle chiusure che adesso bloccano i nostri vicini. Regioni popolose mette in luce la direzione del 4 stelle in campo San Giacomo da l'Orio - da cui partiva la maggior parte dei nostri ospiti di maggior qualità, e per trattenersi un discreto numero di giorni. Da qui l'impasse di queste settimane. Fino all'Epifania lo scenario è buono, dopo frana con poche o nessuna nuova telefonata».


L'EXTRALBERGHIERO

Lo stesso orientamento vale negli appartamenti e case vacanza, dove i riservato accaparrati per Natale all'alba di settembre «sono in tanta parte stati cancellati proprio dopo il 6 dicembre racconta Maurizio Papa, Vicepresidente nazionale extralberghiero (Federalberghi) che nell'area realtina gestisce 12 alloggi -. Rispetto all'anno scorso abbiamo meno impedimenti, certo, ma il turismo dall'estero è scoraggiato dal Super Green-pass e dall'incognita dei colori delle nostre regioni. Alcuni domandano rimborsi ma cerchiamo di giocarci le date piuttosto con rinvii e voucher».


LA CONTROMOSSA

Rincuorare e chiarire ai viaggiatori che cosa li aspetterà al loro arrivo è un'altra fondamentale precauzione per non dissuaderli dalle ferie. «Un'accortezza maggiore è essenziale in questo senso constata Gloria Beggiato del Metropole -, così come ricreare all'interno dell'albergo un'atmosfera più possibile accogliente e di intrattenimento sicuro. Il week-end di Natale siamo al 50 per cento di posti letto, con un menù speciale e musica. A Capodanno osserva infine -, l'occupazione è ottima ma non è una serata a salvare un intero mese di difficoltà».

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci