Per gli hotel settembre di speranza: «Le prenotazioni sono da tutto esaurito»

Lunedì 23 Agosto 2021 di Costanza Francesconi
NUMERI DA PRE COVID Al Lido, grazie anche alla mostra del cinema, prenotato il 95% degli alloggi
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VENEZIA - Sulla scia di un agosto inaspettatamente frizzante, gli albergatori veneziani confidano nell’avvio di una stagione autunnale promettente. Pur senza sbilanciarsi in pronostici definitivi, il tasso occupazionale stimato per settembre nelle strutture del centro storico è in media del 60 per cento, arrivando al 95 al Lido di Venezia, con numeri da “tutto esaurito” derivanti principalmente dalla Mostra internazionale d’arte cinematografica, evento in programma dal primo all’undici del mese. Meno incoraggiante la fotografia di Mestre, dove la situazione delle strutture ricettive rimane arenata, e una svolta significativa è posticipata alla primavera del 2022. Questa, a grandi linee, la panoramica tratteggiata dall’Associazione veneziana albergatori (Ava) che al momento registra un agosto sorprendentemente positivo sul fronte della ripresa di un turismo pernottante, almeno nel capoluogo lagunare.

«Dopo l’esperienza della passata estate, con un picco imprevisto di arrivi in questo stesso periodo, che ci ha fatto ben sperare e poi bruscamente deluso, la cautela è fondamentale – chiarisce Claudio Scarpa, direttore Ava Venezia – A comandare rimane infatti il Coronavirus, imprevedibile nelle sue involuzioni. Il mese, notoriamente modesto per le città d’arte, è però cominciato con un’occupazione complessiva del 60 per cento, finendo all’80, mentre intanto si registrano tre dati oggettivi perché settembre e ottobre possano portare ancora lavoro in città. In autunno, ci sono i presupposti perché la media di presenze negli alberghi veneziani si attesti al 60 per cento. Si svolgono infatti manifestazioni in presenza, come la Biennale di Architettura e la Mostra del Cinema, insieme a tutti i grandi appuntamenti collaterali per cui gli organizzatori di eventi in calendario stanno andando avanti a programmare gli allestimenti, riservando posti letto al personale addetto e agli ospiti attesi. In una visione complessivamente ottimistica – precisa Scarpa - gli hotel di fascia alta del centro vanno in questo caso per la maggiore. Ma ripeto, ora stanno lavorando tutti i livelli di struttura. Secondo elemento è che le prenotazioni continuino ad arrivare, e non solo da Italia ed Europa. Da ultimo, per quanto ridotti, sono poi ricominciati anche i voli da oltreoceano». 
 

BOOM LIDO

Sentimenti fino ad ora confermati di più dal “boom” del Lido, dove «i primi dieci giorni della Mostra dipingono ottime prospettive per la prima metà del mese - assicura Antonio Vianello, delegato di Ava del Lido di Venezia – Fino all’11, data di fine dell’evento cinematografico, nei quattordici alberghi associati, andremo verso il 95 per cento di occupazione, e con prezzi da alta stagione». E se i dieci giorni di Mostra costituiscono sempre una circostanza a sé, «anche agosto sul litorale ha riscoperto con la pandemia soggiorni lunghi, tipici da località balneare, per cui il Lido non ha lavorato di riflesso a Venezia, ma come meta di mare. Da metà settembre, quando lo scorso anno c’è stato un calo importante, la percezione per adesso è migliore – valuta Vianello - con i tour operator americani che si stanno muovendo, se pur con gruppi meno numerosi, ed eventi rilevanti previsti in città storica. La presenza media potrebbe aggirarsi su un 50-60 per cento, con prezzi inferiori di un 30-40 per cento circa rispetto alle normali tariffe. Comunque una buona provvigione – prosegue il delegato Ava del Lido – che nella ipotesi più rosea ci permette di tenere aperto fino a novembre inoltrato, in concomitanza con la fine della Biennale, e altrimenti di chiudere prima. Senza stranieri sarà ovviamente difficile visto che in autunno il fulcro ritorna Venezia. Come incentivo, resta la cancellazione gratuita, senza tassa alcuna, e l’opzione “early booking” è stata eliminata dai motori di ricerca – spiega Vianello -, proprio per lasciare massima libertà di decisione ai viaggiatori». 
 

TERRAFERMA IN DIFFICOLTÀ

A Mestre persiste invece una grandissima difficoltà, dove rassicura solo la generale previsione di una «pandemia sotto controllo – sottolinea Scarpa – Il Green pass funziona e le persone capiscono l’importanza della vaccinazione, garanzie grazie alle quali non possiamo permetterci che il Paese chiuda di nuovo, e motivo per cui – conclude Scarpa – è utile condividere quante più nozioni possibili che aiutino ad agire consapevolmente». 
 

Ultimo aggiornamento: 08:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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