Hotel di lusso a Venezia, si ricomincia ma prenotazioni solo nei weekend

Venerdì 7 Maggio 2021 di Costanza Francesconi
Venezia, grazie a Biennale e Salone nautico ci sono i primi arrivi di turisti

VENEZIA - La filiera di lusso dell'hotellerie veneziana torna operativa. A convincere le grandi strutture del centro storico e delle isole a rimettersi in moto dopo mesi di stasi concorrono il ritmo serrato della campagna vaccinale, lo slittamento o stop del coprifuoco ipotizzato da giugno, e il Green pass con cui dalla metà di maggio i turisti stranieri potranno raggiungere l'Italia senza obbligo di quarantena.

MASSIMA CAUTELA
Moderazione rimane però la parola d'ordine, almeno finché i last minute si concentreranno solo dal venerdì alla domenica. «L'affluenza per cui il primo maggio ho riavviato Ca' Nigra, chiusa dal 20 di ottobre, cala durante la settimana, non ripagando i costi di apertura evidenzia la direttrice Stefania Stea - Le prenotazioni dell'ultimo minuto saltano senza contare le continue cancellazioni o posticipi di matrimoni e feste che solitamente organizziamo in giardino in questo periodo.

Con due camere occupate a settimana la voglia rimettersi al lavoro cede alla preoccupazione». «Si punta di fatto sul weekend, consci che il movimento sarà pacato. Le telefonate arrivano facilmente di sabato per il giorno stesso nota Paolo Morra, direttore del Sina Centurion Palace alla Salute e di quello a Sant'Angelo tutt'ora chiuso - Gli stessi passanti, più spesso italiani e in visita giornaliera dal Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia, usufruiscono piuttosto della terrazza ristorante o del giardino. Confidiamo nel passaporto vaccinale per gli arrivi da Germania, Svizzera, Francia e Austria. Intanto dal 29 aprile siamo ripartiti».

LE OFFERTE

Ciascun grande albergo rivisita la sua proposta per incontrare le esigenze dei clienti e arricchirne il pernottamento con pacchetti e intrattenimento all'interno della stessa struttura. Così accade all'hotel Danieli, al Gritti Palace, e al St. Regis Venice. Giardini e aree relax sono invece il punto di forza del Jw Marriott Venice Resort & spa all'isola delle rose, pronto dal 27 di maggio, e del San Clemente Palace Kempinski. Due realtà immerse nella laguna, dove gestire il distanziamento sociale in ampi spazi naturali sarà il cuore dell'offerta turistica, tanto quanto accadrà dal 13 maggio al Belmond Cipriani, che anticipa l'8 e 9 un'anteprima culinaria in terrazza, o dal 1. giugno all'Excelsior al Lido. Ritornando nella città vecchia, «Biennale di Architettura e Salone nautico sono alle porte, nell'anno in cui Venezia celebra 1600 anni ricorda Lorenza Lain che a Ca' Sagredo ospiterà la galleria dedicata a Galileo Galilei, la mostra La legge del cerchio di Andrea Mati, e quella per il Padiglione della Repubblica di San Marino - Da sempre il 15% della clientela è italiana. Non siamo mai arrivati a chiudere né a dover riconvertire la nostra filosofia. Il coprifuoco scoraggia chi arriva da più lontano ma il palazzo ha due terrazze a disposizione e un plateatico in campo S. Sofia».

«I clienti guardano il meteo e chiamano, anche solo per godersi una colazione in giardino riflette Gloria Beggiato, dal 30 aprile di nuovo al Metropole - Il mezzo di trasporto mette ancora a disagio ma già in questi giorni ho notato con piacere che l'ospite non rinuncia a festeggiare l'occasione speciale scegliendo Venezia. Il mondo è cambiato e coccolare chi ci viene a trovare dando un segnale vero di apertura e accoglienza è davvero fondamentale». «C'è un bel risveglio e giorno per giorno la richiesta aumenta, non solo dall'Italia ma anche dai paesi limitrofi europei in cui confidiamo soprattutto da giugno, evidenzia Diego Dal Pos, responsabile del Bonvecchiati Palace, da oggi è di nuovo operativo. Il 19 toccherà invece al Papadopoli, fermo dal 6 novembre, che aspetta lo svincolo dalla quarantena previsto da metà mese.

«Navigheremo intorno al 30% di occupazione delle stanze da giugno. L'inverno sarà più difficile valuta il direttore Pierpaolo Cocchi - L'importante è comunicare al turismo che cosa si può fare, non cos'è proibito». Suggerimento con cui Alain Bullo, direttore del Londra Palace, aperto dal 13 maggio, ha coinvolto durante la chiusura concierge Chiavi d'oro e personale front office in tour veneziani, «con cui trasmettere agli ospiti le emozioni provate su di sé».
 

Ultimo aggiornamento: 8 Maggio, 09:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci