Notte brava con gli amici, giallo sulla morte del turista 22enne al Bauer

Mercoledì 16 Giugno 2021 di Lorenzo Miozzo e Nicola Munaro
Hotel Bauer a Venezia
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VENEZIA Capire cosa sia successo sarà il punto di caduta di una storia dal profumo di giallo cominciata ieri mattina quando nel cortile interno dell'hotel Bauer di Venezia, una dimora storica nel cuore della città e affacciata sul Canal Grande, è stato trovato il corpo di un turista di 22 anni, nato in Slovacchia e da alcuni giorni ospite della città d'acqua assieme a suoi due amici.

Il giovane è caduto da un balconcino con cornicione al quinto piano dell'albergo, vicina alle scale di sicurezza. Dopo, ma resta solo un'ipotesi, una notte di festeggiamenti oltre i limiti. Perché tanti sono ancora gli aspetti d'indagine da chiarire. 


I FATTI

La storia della vacanza a Venezia di tre amici ventenni slovacchi, figli di famiglie facoltose, cambia per sempre ieri mattina poco dopo le 8.30. È il personale del Bauer a chiamare il Suem 118 e la sala operativa della Questura e raccontare della scoperta del cadavere del ventiduenne turista, trovato nel cortile interno della struttura ricettiva di lusso. 
I primi ad arrivare sono i medici del Suem che tentano di tutto per rianimare il ventiduenne, senza però riuscirci. Sul posto anche gli agenti della squadra volanti, della squadra mobile e del commissariato San Marco della questura che danno il via alle indagini, avvertendo anche la magistratura e il pm di turno in procura a Venezia.


NOTTE DI BAGORDI

I primi a essere sentiti sono i due coetanei in vacanza e in stanza assieme alla vittima. Sono loro a raccontare agli agenti della polizia quella che finora è l'unica versione che rimane anche la pista più battuta, cioè quella dell'incidente e della tragedia.
Nel faccia a faccia con la polizia i due raccontano che la serata di lunedì era stata particolarmente movimentata. I tre avevano bevuto fino a tardi e a un certo punto il ventiduenne avrebbe detto ai compagni vacanza di essere assetato e che sarebbe andato in cerca di acqua. Sono le sue ultime parole e, una volta chiusa la porta, di lui i suoi amici non sapranno più nulla fino a ieri mattina, fino al ritrovamento del suo corpo senza vita.


L'IPOTESI DELL'INCIDENTE

Secondo le prime ricostruzioni - che devono ancora trovare la bolla dell'ufficialità - il giovane sarebbe quindi caduto poco dopo essere uscito dalla stanza, in piena notte, ma nessuno se ne sarebbe accorto fino all'indomani. L'ipotesi è che il ventiduenne slovacco sia scivolato da un balconcino esterno alla stanza e vicino alla scala antincendio interna. «Perché» e «come» sono le due domande a cui la polizia, che ieri ha schierato anche la scientifica, è chiamata a dare una risposta. Possibile che abbia perso l'equilibrio perché alticcio, ma sono tutte supposizioni che, come l'ora esatta della morte, verranno chiarite anche dall'autopsia disposta dalla magistratura. Ieri, intanto, la polizia ha passato al setaccio la stanza d'albergo e le valigie dei tre, alla ricerca di un indizio.


IL SILENZIO

Scossi, ieri mattina, i clienti della struttura mentre il personale dell'hotel si era chiuso in un silenzio assoluto su quanto accaduto, dando massima disponibilità a collaborare con la polizia nella risoluzione di una caso che fa pensare all'esito tragico di una notte sopra le righe, ma con alcuni coni d'ombra.

 

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