Hotel abusivi in barche ormeggiate alla Giudecca: chiusi i 70 posti letto "fantasma"

Martedì 15 Novembre 2022 di Nicola Munaro
Le barche-hotel ora chiuse

VENEZIA - L'ultima volta che l'imbarcazione Sarah, ormeggiata a Sacca Fisola in fondamenta Beata Giuliana di Collalto, ha fatto rifornimento, era il 28 agosto 2017 mentre l'ultima volta che consumato carburante era il 12 luglio 2015.

Se poi si guardano i registri di bordo della gemella Fortebraccio - anch'essa ormeggiata a Sacca Fisola e collegata alla Sarah da una passerella - non è che le cose cambino più di tanto, anzi: ultimo imbarco carburante il 19 giugno 2012, ultimo sbarco carburante il 25 giugno 2010. Eppure non si tratta di imbarcazioni lasciate al proprio destino perché Sarah e Fortebraccio «sono risultate adibite ad attività ricettiva di tipo alberghiero e gestite unitariamente come un'unica struttura», scrive l'Ufficio Commercio del Comune dopo aver analizzato il lavoro della guardia di finanza e della polizia locale. All'interno fiamme gialle e vigili hanno trovato stanze, dipendenti e clienti come fosse un hotel.

 


Ma quell'attività il Comune adesso l'ha sospesa perché «esercitata in assenza dei titoli abilitativi». Identica sorte toccata ad altre due imbarcazioni, i caicchi Akos e Freedom ormeggiati alla Giudecca nella darsena gestita dal Consorzio Cantieristica Minore Veneziana, del tutto estraneo all'indagine. Il verbale che impone la cessazione delle attività alberghiere per Akos e Freedom è un copia-incolla di quello di Sarah e Fortebraccio: imbarcazioni gemelle collegate da una passerella, letti, pubblicità sui social per promuovere l'ospitalità con tanto di pagina Facebook che per immagine di copertina ha la fotografia di una coppia a colazione su un tavolino a prua. Tutto - recita la nota dell'Ufficio Commercio di Ca' Farsetti - «in assenza dei titoli abilitativi».

PIENO DI CLIENTI
A fine giugno erano stati 16 gli ospiti trovati a bordo di Sarah e Fortebraccio dai militari del Primo nucleo Metropolitano e della stazione navale della guardia di finanza di Venezia e dagli agenti del servizio Attività produttive e nucleo Tributario della polizia locale. A prendersi cura dei clienti, come in ogni hotel, anche 4 dipendenti. Il rapporto di finanza e vigili descrive la situazione: due navi collegate da una passerella, un unico accesso attraverso un'altra passerella che tocca la fondamenta di Sacca Fisola e 35 stanze in tutto. Quando gli investigatori erano saliti a bordo, avevano trovato clienti a colazione «somministrata in parte a buffet e in parte con preparazione al momento».
Il verbale del Comune riporta, per l'imbarcazione Sarah, 10 cabine di alloggio con bagno, una delle quali realizzata nella plancia di comando, per 20 posti letto complessivi. Ancora: un locale cucina, uno spazio comune per i pasti, un bagno sul giardinetto di poppa. Sette, invece, la cabine messe a disposizione sulla Fortebraccio: in tutto 15 posti letto, un spazio da usare come soggiorno o salotto, una cabina magazzino e un deposito attrezzi. A certificare il fermo delle due imbarcazioni, i registri di bordo con l'acquisto e il consumo di carburante di anni fa. «Si è accertato - conclude il verbale con cui il Comune sospende l'attività - il prevalente utilizzo turistico-ricettivo permanente di tipo alberghiere e il prevalente utilizzo da ferme».

ALLA GIUDECCA
Quaranta posti letto per un soggiorno da sogno a Venezia. Questo offrivano i caicchi gemelli Akos e Freedom in darsena alla Giudecca. Anche loro adesso dovranno fermarsi e non accogliere più clienti perché senza autorizzazioni. «Le imbarcazioni - scrive il Commercio - sono state adibite a un utilizzo turistico-ricettivo permanente di tipo alberghiero con servizi di ristorazione». Finanza e vigili - all'interno della collaborazione che aveva portato a una serie di raid contro i bed&breakfast abusivi - erano saliti a bordo delle due imbarcazioni a metà luglio trovando 4 clienti e un lavoratore. Gli interni? Akos dispone di due cabine triple e quattro doppie (tutte con bagno), una cucina, una cabina a disposizione del personale, e un ripostiglio. Freedom, invece, dieci cabine con bagno (sei triple e quattro doppie) un locale reception/bar, un salotto/soggiorno e un deposito. «Il contratto - scrivevano fiamme gialle e polizia locale - è un contratto di noleggio da fermo che esclude che la possibilità che le stesse possano essere impiegate in attività di navigazione».
Hotel sull'acqua, tutte e quattro. Ma senza permessi.

 

Ultimo aggiornamento: 17:08 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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