Muoversi dalle isole senza Green Pass? A Venezia arrivano i "Caronte" privati

Lunedì 6 Dicembre 2021 di Tomaso Borzomì
Sui trasporti pubblici solo con Green pass, a Venezia chi non ce l'ha cerca alternative
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VENEZIA - L'ingresso del Green pass per i trasporti contribuisce anche a generare un senso di comunità e vicinanza tra cittadini che hanno scelto di non vaccinarsi. E così, se non tutto il male vien per nuocere, ecco che dalle isole veneziane  parte una vera e propria "gara di solidarietà". D'altro canto c'è però chi, più che alla solidarietà, pensa alla possibilità di guadagno, come avviene alle società che stanno già cercando di metter su un servizio a pagamento da e per le isole, ad esempio Burano.

Seppure si parli di "prezzi calmierati", ma anche di abbonamenti e di "futuro calo di prezzi", fattori che necessariamente rispecchiano una programmazione aziendale che va decisamente al di fuori del perimetro della generosità. Non è questo il caso però di Michele Savorgnano, il primo a reagire sui social e che tre giorni fa su Facebook ha spopolato con un post titolato "Fischiachetipass" in cui scrive: «Da lunedì 6 dicembre dalle 7.30 mi trovate a fare da Caronte a quelli più sfigati di me (senza Green pass e senza barca) dalla Giudecca alle Zattere». Più di 500 condivisioni (a ieri sera), altrettante reazioni e una marea di commenti hanno invaso la sua pagina, diffondendo la sua voce. E così si è anche innescata una piccola gara di aiuti come Selena che commenta: «Se posso aiutare in qualche modo conta su di me (thermos di bevande calde ecc.)» o Katherine, che rende noto come la cosa stia prendendo piede anche al Lido. Da questa mattina Savorgnan quindi traghetterà le persone tra Palanca e Zattere. L'organizzazione che si sta creando parallela al servizio di trasporto pubblico, dove non sarà appunto possibile accedere, se non con Green pass, sfocia anche su Telegram.

Il gruppo Trasporti Ve (che ha fatto un balzo arrivando a circa duemila iscritti) spiega le linee guida e offre sezioni "Cerco" o "Offro". C'è anche una richiesta sibillina: «Siate generosi. Se la disponibilità vi viene offerta gratuitamente, sappiate essere nella vostra possibilità, generosi con il prossimo (cosa posso donare in cambio di un passaggio? il mio tempo? la mia amicizia? un aiuto generale?)». Dal Lido è Katherine Mansfield a organizzare trasporti spiegando, nel post di Savorgnano, che un gruppo di cittadini sta cercando barche e persone disponibili a fare da altrettanti "Caronte". Non manca Burano.

L'ISOLA PIU' A NORD

Dall'isola più a nord della laguna è stato avviato un gruppo telegram "Trasporti laguna" che però non è pubblico, ma necessita di approvazione da parte degli amministratori. Sulla pagina Facebook di "infoburano" si leggeva: «È nato da poco un servizio di trasporto acqueo privato per persone sprovviste di Green pass che non possono salire a bordo dei mezzi Actv. Si tratta di lancioni gran turismo e motonavi che si mettono a disposizione per offrire questo servizio a prezzi calmierati (senza però spiegare a quanto, ndr.). Addirittura a breve si potrà fare anche un abbonamento mensile. Più gente usufruirà di questo servizio e più corse ci saranno e magari si abbasseranno ancor di più i prezzi. A breve usciranno anche delle tabelle di orari da e per Burano». Tra le varie persone che si sono dette disponibili a dare una mano, in alcune chat è emerso anche il nome di Michela Novello, che scrive: «Salve sono armatrice, potete contattarmi potrei mettere a disposizione due imbarcazioni». Due imbarcazioni probabilmente provenienti dall'azienda del padre, il "Cocco cinese", già radicato al Tronchetto nel ramo dei trasporti. E non è ancora chiaro se si tratti di pura generosità, oppure capacità di fare "impresa" laddove ce ne sia necessità.

Il tutto si va a innescare in un momento storico in cui l'Actv da un anno è al centro di una vertenza con i sindacati e, sebbene in questo caso, trattandosi di leggi dello Stato, non si possa fare molto, il contesto va a delineare un momento di reale difficoltà per i trasporti veneziani. Anche alla luce del fatto che per chi abita nelle isole, a questo punto, l'unico mezzo per andare oltre l'acqua è il Green pass o la disponibilità della gente. Resta però da chiarire per quanto tempo la solidarietà resterà tale e cosa potrà accadere una volta che l'ondata di generosità andrà via via spegnendosi.

Ultimo aggiornamento: 18:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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