Prima crociera dopo 17 mesi: applausi dei lavoratori, protesta "No grandi navi"

Domenica 6 Giugno 2021 di Michele Fullin
Il ritorno delle crociere ieri a Venezia
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VENEZIA - La partenza della Msc Orchestra da Venezia segna la fine di 17 mesi di blocco delle attività del porto passeggeri di Venezia, che a pieno regime impiega circa 1.700 addetti e può ospitare anche cinque navi per volta.

Ieri la nave, 294 metri per 92mila 500 tonnellate di stazza lorda, è salpata facendo rotta su Bari per la prima crociera in partenza da Venezia dopo la pandemia. A bordo, 840 passeggeri (anche se ne può ospitare 3mila in 1.275 cabine) che dalla mattina fino alle 14 si sono sottoposti al secondo tampone obbligatorio prima di poter salire a bordo. Per i passeggeri - così hanno raccontato - è una specie di festa, di liberazione da un periodo di privazioni. Ed è così anche per gli operatori portuali, che ieri hanno festeggiato la partenza con suoni di sirena e getti d'acqua che accompagnavano striscioni di benvenuto. Dall'altra parte, sulla riva delle Zattere, il Comitato No grandi navi con tutte le associazioni contrarie al passaggio delle navi passeggeri in laguna, ha organizzato una tavolata di protesta cui ha partecipato un migliaio di persone con striscioni (questa volta contro), fischi e musica di accompagnamento tra un comizio e l'altro.

 


LE MANIFESTAZIONI
Due manifestazioni contrapposte, ma organizzate a debita distanza in modo da non portare in contatto le due fazioni. Troppo alta è la tensione ormai da dieci anni su questo tema ed elevati i rischi per l'ordine pubblico in caso di contatto, anche fortuito. Contatto che è stato sfiorato a causa dello sconfinamento di sei barche per il trasporto bagagli in scorta alla nave in partenza che si erano avvicinate troppo alla manifestazione dei contrari, suscitando la loro ira.
«Saremo sempre dalla parte di chi reclama reddito e lavoro, ma diciamo no a questo modello di monocultura. Questo è il nemico del lavoro che ha espulso il lavoro dalla città e i cittadini. Serve pluralità di lavori, è la biodiversità economica a rendere tale una città», ha annunciato Tommaso Cacciari, leader del movimento. All'avvicinarsi della nave verso il canale della Giudecca, Cacciari ha invitato il popolo dei No navi ad alzare le bandiere, far sentire la propria voce e urlare il proprio «Fuori le navi dalla laguna», seguito dal «Roviniamogli la foto a questi che si trovano sui giganti incompatibili con la città». Contestualmente è stato srotolato davanti alla lunga tavolata predisposta dagli attivisti, un cartello con scritto «Contro la monocultura turistica». Per tutta risposta, la nave ha fatto il suo passaggio scortata dalle sirene dei rimorchiatori a tutto volume. Gli attivisti si sono presentati attorno alle 15.30 con otto barche, e a terrae un migliaio di persone. La rabbia era forte perché, dopo il decreto del 1 aprile in cui il Governo annunciava di aver messo le navi fuori dalla laguna, in realtà, non è cambiato nulla. È stato iniziato un percorso, ma fino a quando non ci saranno alternative, le navi passeranno per San Marco. L'anno prossimo potrebbero servirsi di scali provvisori a Marghera.


LA PARTENZA
La partenza della nave era prevista per le 17, ma poi è stata anticipata di un'ora, probabilmente per evitare eccessive proteste. I passeggeri che si avvicinavano al terminal in tarda mattinata erano felici e consideravano la crociera coma una sorta di premio per aver passato un anno terribile e di restrizioni. La maggior parte di essi è di nazionalità italiana, ma c'erano anche tedeschi e francesi. Tra gli italiani, molti lombardi e molti crocieristi esperti, alcuni alla quinta esperienza su una nave. Solo una giovane mamma con bambino in passeggino è stata respinta per mancanza del referto del tampone negativo nelle 96 ore precedenti. Elemento necessario per potersi sottoporre al tampone prima dell'imbarco. È stata l'unico caso.
«Dietro alle crociere lavorano tutti - commenta Marco Gorin, presidente del gruppo Ormeggiatori del porto di Venezia -. C'è da dire poi che imbarcando e sbarcando passeggeri a pochi passi dal centro storico, in città si mobilita un indotto inimmaginabile, che di fatto mantiene intere famiglie. Basti pensare alle 19 categorie di lavoratori, imprenditori, aziende e società parte del Comitato Venezia lavora riunite oggi per l'occasione, alle hostess, agli steward, fino ad arrivare agli albergatori, ai ristoratori, e a quanti il riforniscano di prodotti alimentari, bevande e gasolio ogni nave, da Venezia e dal circondario. Stiamo celebrando una ripresa del lavoro e della normalità, augurandoci che gli arrivi di navi da crociera per ora previsti, il 10% rispetto al solito, cresca».
Al momento sono previste navi di Msc e Costa fino al 15 novembre, ma successivamente dovrebbero arrivare anche navi di compagnie straniere come la Ponant, che possiede piccole navi di lusso, tra cui una a vela con sole 32 cabine ma con servizi a 5 stelle. Le navi che anche i contrari vorrebbero a Venezia, perché di dimensioni compatibili con la laguna.

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(hanno collaborato Tomaso Borzomì e Costanza Francesconi)
 

Ultimo aggiornamento: 16:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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