Caso Gpl, svolta del Ministero: errore del Comune può annullare l'autorizzazione

Domenica 20 Gennaio 2019 di Marco Biolcati
Caso Gpl, svolta del Ministero: errore del Comune può annullare l'autorizzazione
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CHIOGGIA - Il Ministero per lo sviluppo economico al Consiglio di Stato: L'errore del Comune può portare all'annullamento dell'autorizzazione di costruzione del deposito. Sorprendente presa di posizione inviata dal Capo di gabinetto, l'avvocato Vito Cozzoli, al Consiglio di Stato che il prossimo 24 gennaio dovrà pronunciarsi sulla diatriba tra Costa Bioenergie e Comune, Comitato No Gpl e Regione. Per la prima volta il Ministero ipotizza l'annullamento dell'autorizzazione. Nel documento inviato dall'avvocato Cozzoli si precisa che il Ministero ha seguito l'iter correttamente, ma che l'errore fatto dal Comune nel non convocare la Commissione salvaguardia potrebbe portare allo stop di tutto. Il Comitato No Gpl esulta: «E' un documento importante commenta il presidente Roberto Rossi - che segna un passaggio fondamentale nella vicenda. Finalmente la politica interviene con forza prendendo  posizione in maniera convinta. Ringraziamo i ministri per questa assunzione di responsabilità e auspichiamo che i giudici della sezione giudicante del Consiglio di Stato tengano in considerazione l'espressa e convinta presa di posizione dei ministeri che concludono chiedendo un verdetto di nullità dell'iter di autorizzazione in quanto mancante di un presupposto fondamentale: il parere sulla questione paesaggistica». 
MANIFESTAZIONE A ROMAOra la palla passa al Consiglio di Stato che il 24 gennaio deciderà se ribaltare la sentenza del Tar, che ha dato ragione a Costa Bioenergie e ha annullato la delibera del Comune che chiedeva lo stop del cantiere e il ripristino dei luoghi per la mancanza, appunto, del via libera paesaggistico. Il Comitato sarà a Chioggia con un gazebo questa mattina, dalle 10 alle 12, per raccogliere le adesioni alla manifestazione contro il deposito che si terrà, sempre il 24 gennaio, davanti alla sede di Montecitorio. Inoltre sarà possibile firmare la Carta di Chioggia, stipulata qualche settimana fa durante un convegno, e che chiede il rispetto della sicurezza e della salute pubblica dei cittadini. La Carta di Chioggia è disponibile per la firma digitale sul sito firmiamo.it. Sul sito, cliccando la voce recenti, si individua facilmente la Carta di Chioggia, tutela dei diritti comuni. Una volta letta la carta si potrà firmare dando il proprio indirizzo di e-mail per la verifica. La sottoscrizione è gratuita. 
Sono intanto già 40 le adesioni per la manifestazione romana: «Stiamo attendendo conclude Rossi di sapere se riusciranno a venire anche i consiglieri comunali. E' fondamentale che tutta la città si presenti compatta e quindi contiamo su una massiccia adesione».
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