Goppion Caffè diventa maxi e "occupa" un palazzo in piazza Ferretto

Domenica 28 Agosto 2022 di Elisio Trevisan
La Goppion Caffè a Mestre
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MESTRE - Entro fine anno la caffetteria chiuderà e si trasferirà sul lato opposto di piazza Ferretto creando un maxi Goppion da 500 metri quadrati su due piani e offrendo un nuovo format alla città.

Negozio storico, aperto negli anni Ottanta come uno dei tanti punti vendita del marchio trevigiano, ha ormai fatto la sua epoca e ha bisogno di trovare spazi più ampi per rispondere alle esigenze del mercato moderno, dato che il locale attuale è ormai troppo piccolo.

Entro la fine dell’anno, dunque, la trevigiana Goppion dovrebbe insediarsi al posto dell’ex Max Mara, a fianco del Duca D’Aosta: al piano terra c’è uno spazio poco più grande di quello occupato attualmente, e al primo piano, collegato da una scala e da un ascensore, c’è un enorme open space da oltre 400 metri quadrati con le finestre che danno sulla piazza e una parte sul retro. Mentre al piano terra verrà riproposta la caffetteria, al primo piano si svilupperà uno spazio con angolo cucina, libreria, cartoleria, punto di prodotti di informatica avanzata, aree per co-working, relax, studio, incontri d’affari e molto altro. In buona sostanza sarà un nuovo mini quartiere nel cuore della città. E, sulle orme di altri format come quello di Starbucks che partito dagli States si è diffuso un po’ in tutto il mondo, il maxi Goppion di piazza Ferretto vuole essere solo il primo di una nuova catena. «Goppion è un’eccellenza italiana, sul mercato da quasi 75 anni e dall’anno scorso è stato insignito del titolo di Marchio storico italiano. - spiega Paolo Zatta, mediatore e consulente immobiliare che sta seguendo la trattativa tra Goppion e Max Mara oltre a vari altri locali del centro cittadino - È la prima azienda del settore del caffè che imbocca questa strada ma non sarà l’unica. L’idea è quella di diffonderla nel resto d’Italia e oltre coinvolgendo, nel caso, anche altri marchi storici della torrefazione nazionale». Uno Starbucks all’italiana, dunque, ma con caratteristiche diverse e più varie, un po’ sullo stile dei locali che hanno preso piede nelle maggiori città australiane dove un ambiente pulito, verde, e un’offerta di cose buone e sane ricordano l’accoglienza di casa. E allo stesso tempo la nuova esperienza richiamerà le prime botteghe del caffè che vennero aperte a Venezia nel diciassettesimo secolo, la prima entrò in attività nel 1645 a San Marco: erano luoghi dove degustare la nuova bevanda esotica ma allo stesso tempo luoghi d’incontro per fare affari, per parlare d’arte e di letteratura, per nuove conoscenze tra i componenti delle classi agiate e gli stranieri che frequentavano la città. L’iniziativa di Goppion è un altro segno della ripresa, anche se timida, registrata dall’Osservatorio di Confesercenti Metropolitana Venezia Rovigo e della quale abbiamo dato conto ieri: la percentuale dei negozi sfitti in centro a Mestre è scesa dal 21,30% del 2021 al 19,97% di quest’anno, mentre nella sola Piazza Ferretto diminuisce addirittura dal 27,60% al 23%. «Dal 2016 ad oggi la situazione dei negozi sfitti proprio nel salotto della città, come nelle vie limitrofe, era in progressiva crescita. - ha spiegato Alvise Canniello dell’Ufficio Sviluppo Confesercenti - Grazie all’investimento di alcuni imprenditori, soprattutto del settore dei pubblici esercizi, il dato di Piazza Ferretto mette in luce una tendenza finalmente positiva».  Goppion Caffè, che fa parte del gruppo di aziende che vuole portare a far riconoscere il Caffè Espresso italiano come bene immateriale dall’Unesco, è uno dei gruppi imprenditoriali citati da Confesercenti che stanno attivamente lavorando per ridare identità e vitalità a piazza Ferretto. Ora si è affidato allo studio di architettura CD10 Creative Design, con sede a Selvazzano (Padova) e studi a Milano e Dubai, che sta elaborando un progetto per il nuovo nome, i contenuti e l’aspetto, e presto avvierà l’operazione.

Ultimo aggiornamento: 29 Agosto, 10:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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