Gioia e Giorgia, due gondoliere nel traghetto tra una sponda e l'altra del Canal Grande

Per la prima volta una gondola condotta da due sostitute, entrambe mamme

Sabato 4 Marzo 2023 di Tullio Cardona
VENEZIA Per la prima volta insieme due donne in turno nel traghetto del Giglio

VENEZIA - «Ma siete voi a portarci dall’altra parte?». Qualche perplessità da parte di clienti veneziani, ma poi tutti contenti nell’essere portati in gondola da due donne. Ieri, si sono trovate in turno assieme Giorgia Boscolo (38 anni) e Gioia Monti (32), due sostitute gondoliere, ma di fatto già all’interno della categoria. Giorgia ha ottenuto il ruolo nel 2010, mentre Gioia voga da sostituto dal luglio del 2022. Entrambe sono in forza allo stazio del Giglio, che si ritiene il più antico, e che, come traghetto da parada, congiunge Santa Maria del Giglio alla Salute, precisamente a San Gregorio. Ebbene, ieri le due sostitute gondoliere donne anno cullato i clienti con servizio da parada, e per la prima volta si sono viste in Canal Grande due donne portare la gondola. 
 

LA SORPRESA
C’è stata sorpresa, contentezza, ed anche i “pope” maschi hanno salutato con commenti positivi questa novità. «Una cosa bellissima, che prima o poi ci aspettavamo - commenta Andrea Balbi, presidente dell’associazione dei Gondolieri - Rafforza il fatto che la categoria non è maschilista, come si diceva. Abbiamo sempre affermato che questo è un mestiere che le donne possono tranquillamente intraprendere. Un tassello in più: Giorgia e Gioia hanno vogato in traghetto da parada, il servizio più antico del mondo, ovvero da sponda a sponda. Questa prestazione dei gondolieri, effettuata contemporaneamente da due donne, oggi porta solo lustro alla categoria». Insomma, un tabù cancellato a remate: l’ultima categoria del tutto maschile si è dovuta arrendere all’ingresso delle donne, anche se entrambe non sono ancora titolari di licenza. Ma il passo sarà breve. 
 

LE VOCI
Tutte e due lavorano e fanno le mamme. «Sono sposata e ho due figli - racconta Gioia - vogavo a livello amatoriale, ma ora tra famiglia e lavoro non ho più il tempo. Non sapevo di essere in turno con Giorgia, è stata una sorpresa. Certo, ce lo aspettavamo, prima o poi. In acqua abbiamo avuto molto sostegno dai colleghi gondolieri, che ci auguravano buon lavoro e ci festeggiavano. I clienti erano anch’essi contenti e felici di partecipare a questa cosa “nuova”. Solo gli stranieri erano sorpresi, ma poi si sono adattati. Tutti ci scattavano fotografie, ed è stata una festa. Tengo a dire che nello stazio del Giglio mi trovo come a casa. È una nuova famiglia». «Sono sposata e madre di tre figli - aggiunge sorridente Giorgia - C’è stato questo fatto strano, di due donne al remo di una gondola di servizio. Prima c’ero solo io, al traghetto di San Tomà. Nessuno si sorprendeva o si lamentava. Ormai le donne al remo di una gondola non sono una novità». «Siamo uno stazio un po’ particolare - afferma Maurizio Galli, bancale - Noi badiamo più alla persona che al lavoro. Da noi le due ragazze si sono trovate bene, accolte e coccolate, ci fa piacere che questa congiuntura sia avvenuta proprio da noi, nello stazio più antico di Venezia. È stata una cosa bellissima. Da noi ci prendiamo cura delle persone, ancor prima dei lavoratori. Siamo fatti così. E poi lo stazio diventa la seconda casa, una famiglia. Ci si sta più che nella propria abitazione».
 

Ultimo aggiornamento: 16:51 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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