VENEZIA - Ecco l'ennesima bravata di turisti che, probabilmente alticci, hanno rubato una gondola ormeggiata da notte per provare l'ebbrezza di portarla a remi in canal Grande e incuranti del fatto che questo è come una strada statale e navigare in piena notte senza luci può essere molto, ma molto pericoloso.
Comunque, il gondoliere Giorgio Bognolo stentava a credere alle parole degli agenti delle Volanti della polizia che alle 3.30 di ieri mattina lo avevano letteralmente buttato giù dal letto. Avevano appena fermato due buontemponi che arrancavano a remi in prossimità della Collezione Guggenheim e, avendo le gondole un numero, era stato facile risalire al proprietario. La gondola era stata saldamente ormeggiata allo stazio dell'Accademia la sera prima e, come sempre accade, coperta con il tiemo a poppa e a prua per evitare gli schizzi d'acqua.
I due personaggi fermati dai poliziotti si sono poi rivelati turisti francesi, che dopo le formalità dell'identificazione, sono stati denunciati per furto aggravato. Il gondoliere, però, ha voluto verificare subito cosa fosse accaduto alla sua barca (anche perché vive con quella) e ha notato la mancanza dei teloni, della coperta e, essendo al buio, non ha potuto accertare se fossero stati provocati anche danni allo scafo o fossero andati persi o gettati in acqua elementi della gondola, dai paioli al parecio. Per questo si è riservato di portare la gondola in squero per un controllo, perdendo la giornata lavorativa. Anche per questo, con l'assistenza dell'avvocato Augusto Palese, Bognolo si è riservato di sporgere denuncia-querela nel caso fossero ravvisati altri reati oltre al furto aggravato, che è perseguibile d'ufficio. Vediamo, infine, se l'amministrazione comunale sceglierà di costituirsi parte civile come è accaduto di recente per un furto di gondola avvenuto nel 2015, con lo scopo di mostrare che la città merita rispetto e non va offesa con comportamenti simili.