Lotta al cancro, in Veneto 33.000 diagnosi nel 2022 «Ma la mortalità è in calo»

Sabato 4 Febbraio 2023 di Redazione
Lotta al cancro, in Veneto 33.000 diagnosi nel 2022 «Ma la mortalità è in calo»

VENEZIA - Oggi è la Giornata mondiale contro il cancro. Un nemico che, nel solo 2022, ha aggredito in Veneto altre 33.580 persone, di cui 17.898 uomini e 15.682 donne, secondo i dati del Registro tumori di cui è direttore scientifico il professor Massimo Rugge. «Sono numeri osserva il governatore Luca Zaia che riassumono altrettante sfide per la nostra sanità e altrettante battaglie personali per i pazienti.

Ma sono anche un indicatore di come nello sforzo enorme che ha segnato gli anni della pandemia, l'attività diagnostica oncologica è andata avanti; il nostro impegno non vuole lasciare indietro nessuno».

LE TIPOLOGIE

Fra le donne, i tumori della mammella sono i più frequenti (5.153 casi) in tutte le fasce di età. Seguono quelli del colon-retto (1.631) e del polmone (1.114). Nelle pazienti di età inferiore a 50 anni, spicca l'incidenza del cancro della tiroide. Negli uomini, il carcinoma della prostata è il più frequente (3.177 casi), seguito dai tumori del polmone (2.063) e del colon-retto (1.970). Nei maschi più giovani di 50 anni, il melanoma è il tumore più frequente, seguito cancro del testicolo.
A gennaio del 2018, circa 300.000 residenti nel Veneto (6%) avevano ricevuto una diagnosi di tumore maligno. L'aumento della vita media dei Veneti e il miglioramento dei protocolli di diagnosi e cura fanno prevedere la crescita di questa popolazione.
Dall'inizio degli anni 2000, l'incidenza dei tumori è in continua riduzione nei maschi (-1,7% all'anno), mentre è sostanzialmente stabile nelle femmine. Fra gli uomini, la diminuzione dei tumori maligni interessa tutte le sedi, con una sola eccezione: il melanoma cutaneo, sempre più frequente in ambedue i sessi. Con la diminuzione del numero dei fumatori è significativamente diminuita la incidenza dei tumori polmonari; lo stesso non è per il sesso femminile, in cui è registrato un aumento dello 0,4%.
La prevenzione dà i frutti attesi nel carcinoma del colon-retto, che ha dimostrato una decrescita (circa 4%). È certamente un successo, ma l'obbiettivo è di arrivare alla doppia cifra. Più modesto è il decremento dei tumori della vescica e del rene.
Dopo la crescita degli anni '90, il carcinoma della mammella femminile è stabile da circa 20 anni. Anche nella popolazione femminile la diagnosi precoce di carcinoma colonrettale ha avuto effetti favorevoli, ma ritardati rispetto a quanto osservato nei maschi.

LA SOPRAVVIVENZA

Nei pazienti con tumore diagnosticato tra il 2014-2016, la sopravvivenza è stata migliore nelle femmine (69%) rispetto ai maschi (62%). Secondo gli esperti, è possibile ipotizzare che il vantaggio del sesso femminile sia legato all'anticipazione diagnostica (con un positivo effetto dello screening) e alle migliorate terapie disponibili per il carcinoma mammario. I decessi per causa neoplastica sono in costante riduzione. Nel 2021, sono deceduti 7.430 maschi e 6.279 femmine. Il tumore del polmone è stata la causa prevalente (2.259), seguito dai tumori colorettali (1.414), pancreatici (1.180) e della mammella (1.022).
Tra gli elementi di forza nel contrasto alla malattia, Zaia cita «l'intuizione ormai consolidata delle Breast Unit, l'attività dello Iov e di tutta la Rete oncologica veneta, il successo delle campagne di screening mirate alla prevenzione, il Registro tumori che è il primo a livello nazionale a cui è stata riconosciuta la certificazione di qualità ISO 9001:2015, il livello della ricerca raggiunta nelle nostre Università anche con importanti collaborazioni internazionali, gli importanti investimenti in tecnologia diagnostica e terapeutica».
Infine sono stati recentemente aggiornati i dati di incidenza dei tumori nella popolazione residente nei 23 Comuni ad alto o medio impatto di contaminazione da Pfas, una platea composta da circa 130.000 soggetti. L'aggiornamento conferma quanto già documentato nel 2019. Nella popolazione maschile, l'incidenza di tutti i tumori è stata simile a quella regionale, mentre nel sesso femminile il numero dei tumori è risultato minore di quello della popolazione regionale non esposta alle sostanze perfluoroalchiliche.

Ultimo aggiornamento: 15:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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