L’ultima medaglia olimpica in dote all’Italia, la quarantesima (cifra record di sempre ai Giochi) della indimenticabile ed esaltante spedizione azzurra a Tokyo, la portano le Farfalle della ginnastica ritmica che nel concorso a squadre ottengono il terzo posto.
La squadra azzurra è composta dalla capitana Alessia Maurelli e da Martina Centofanti (entrambe già in gara a Rio de Janeiro nel 2016) Agnese Duranti, Martina Santandrea e dalla veneta di adozione Daniela “Dana” (così la chiamano le compagne di nazionale e così ormai è conosciuta) Mogurean, ventenne della Ardor Padova. La finale è stata densa di emozioni fino all’ultimo istante, fino al momento in cui sono apparsi i voti della giuria, che sono stati come una liberazione, perché qualche piccolo timore che qualcosa potesse andare storto c’era. Dopo la prima serie di esercizi, le Farfalle erano state superate dalla Bielorussia, ma nella seconda e determinante prova con gli anelli (sulle note di Butterfly-Ninja e dell’Albero della Vita), le italiane, pressoché impeccabili, hanno risalito la posizione, vincendo una meritatissima medaglia di bronzo. Le bielorusse, innervosite, hanno commesso qualche errore di troppo e hanno terminato la finale in quinta posizione, precedute anche dalla Cina. Alle Olimpiadi, nella ginnastica ritmica a squadre, le azzurre erano arrivate seconde ad Atene nel 2004 e terze a Londra nel 2012. A Rio de Janeiro nel 2016 le cose non erano però andate come era nelle previsioni e l’Italia era giunta quarta, con una differenza sull’ultimo esercizio effettuato, di appena 0,2 punti dalla Bulgaria, un risultato contestato dallo staff azzurro che era rimasto come una ferita aperta.
ALTISSIMO LIVELLO
In Giappone Dana Mogurean e le altre Farfalle con le loro prestazioni di altissimo livello, quella ferita l’hanno chiusa per sempre. Ed è anche per tale motivo che questa medaglia è particolarmente importante. Per tutte a parlare è Alessia Maurelli: «Siamo contentissime, è il risultato di anni di sacrifici e lacrime versate. Sapevamo che sarebbe stata una finale combattuta, siamo ripartite da zero dopo la prova di qualificazione, gareggiando con anima. Questo spirito ci ha guidato nell’Albero della Vita. La vita di una ginnasta è piena di privazioni, nostre e di chi ci ama e chi ci allena. Siamo contente di aver dato una spinta alla ritmica. Questa medaglia è per la nostra allenatrice, il ‘nostro angelo’, Emanuela Maccarani». Che è così, forse più di tutti, stata ripagata per la ferita, per le amarezze, dei citati Giochi brasiliani.
LA PREMIAZIONE
Sul podio le Farfalle ci sono salite tenendosi per mano e per mettere la medaglia al collo hanno aspettato di averla ricevuta tutte e cinque. Piccoli gesti che hanno grande significato, che testimoniano l’unione e l’affetto tra queste magnifiche atlete, tra queste ragazze capaci di avere in pedana un sincronismo eccezionale, di muoversi, danzare e compiere evoluzioni complicatissime e armoniche: il tanto lavoro se non ci fosse anche qualcosa che va oltre, forse non sarebbe bastato per portare a casa questo risultato tanto desiderato e sofferto.
CARRIERA
Nata a Chisinau (Moldavia) il 16 luglio 2001, Daniela Mogurean è cresciuta in Veneto, ha iniziato a praticare Ginnastica Ritmica alla Vis Favaro Mestre all'età di 7 anni e poi e passata alla società Ardor Padova all'età di 14 anni. Nel 2017 entra a far parte della squadra Nazionale. In carriera, ai Campionati Europei 2021 di Varna in Bulgaria, ha vinto la medaglia d'argento e di bronzo.
