Genitori con 3 figlie piccole fuggiti dalla Nigeria: vivono divisi da mesi. Appello per cercare una casa

Evans, ha 36 anni e un lavoro sicuro, ed Esther si cura delle tre figlie piccole

Martedì 10 Gennaio 2023 di Luisa Giantin
Genitori con 3 figlie piccole fuggiti dalla Nigeria: vivono divisi da mesi. Appello per cercare una casa

MIRA - Evans ed Esther, una giovane coppia con 3 figlie piccole vive divisa a Mira. «Vorremo vivere uniti, tutti insieme racconta la coppia - ma non riusciamo a trovare una casa in affitto, pur avendo un lavoro e potendo pagare».

L'appello è stato lanciato durante le festività natalizie, tramite Gente Veneta, dalla casa San Raffaele di Mira esteso anche alle comunità parrocchiali di Mira, ma nessuno ha ancora risposto.

Evans, 36 anni ed Esther (35), sono due rifugiati provenienti dalla Nigeria, sono in Italia da 5 anni e da due vivono a Mira, hanno tre figlie di 3 e 5  anni, l'ultima di soli 10 mesi. Lui vive nella Casa San Raffaele in via Riscossa a Mira, la struttura di prima accoglienza per immigrati della Caritas, lavora all'aeroporto di Treviso con un contratto a tempo indeterminato e nel resto della giornata svolge altri lavori manuali.

«Le poche ore che ho libere prima di andare a lavorare la sera vado a trovare mia moglie e le mie bambine - racconta Evans in un italiano ancora incerto - ma vorrei vivere con loro, vederle crescere insieme a mia moglie». Esther e le bambine infatti sono state accolte dal Comune di Mira presso uno dei tre alloggi condivisi per adulti in difficoltà, quello dedicato alle donne con figli minori: «Abbiamo una sola camera per noi e le nostre cose e mio marito non può venire ad abitare qui - racconta Esther - Vorrei tanto avere una casa per tutti noi, dove le bambine possano giocare libere e tranquille».

Anche in Comune, che comunque ha dato alloggio alla mamma e alle sue figlia, sperano che Evans possa finalmente trovare una casa per la sua famiglia. «Cerchiamo di aiutarli come possiamo e continueremo a farlo anche quando avranno un'abitazione per conto loro - spiega Chiara Poppi assessore alle politiche sociali - L'alloggio in cui abita Esther e le bambine però è dedicato solo alle donne ed il marito non può stare con loro e non abbiamo in questo momento altri alloggi disponibili, neppure dell'Ater».

L'appello per trovare una casa in affitto per la coppia di rifugiati e per le loro figlie è stato condiviso anche dal settimanale Gente Veneta ma, ad oggi, senza risultati. «C'è molta reticenza e diffidenza spiega Alberto Albertini, responsabile della Casa San Raffaele di Mira case sfitte ce ne sono ma fino ad ora abbiamo ricevuto solo dinieghi per la famiglia di Evans». Qualche affittuario obbietta che la famiglia è troppo numerosa qualche altro invece si trincera sollevando la scusa di abitudini e culture troppo diverse ma la sostanza è la stessa, le case in affitto non sono disponibili. «Evans è un brav'uomo, bisognerebbe conoscerlo - racconta Francesco Vendramin già consigliere comunale e molto legato a Casa San Raffaele - di notte è occupato all'aeroporto e di giorno fa altri lavori per mantenere la sua famiglia. Attraverso l'associazione Di Casa odv, di cui faccio parte, possiamo garantire il pagamento di un affitto breve, al massimo 2 anni, per questa famiglia ma ancora non abbiamo ricevuto risposte positive».
L'auspicio è che il nuovo anno possa riunire questa famiglia che da due anni vive divisa.
 

Ultimo aggiornamento: 17:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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