G20: antagonisti a Venezia, ma lontano dall'Arsenale. Sabato il raduno dei "contrari"

Lunedì 5 Luglio 2021 di Michele Fullin
L'area dell'arsenale

VENEZIA - Venezia resterà anche in occasione del vertice del G20 una città aperta e accogliente. Anche per i gruppi di antagonisti che certamente verranno a manifestare il loro dissenso nei confronti dei Grandi del pianeta, i quali si daranno appuntamento all'interno dell'Arsenale (quello sì blindato) da mercoledì a domenica. Sabato pomeriggio ci sarà una manifestazione dei gruppi antagonisti in fondamenta delle Zattere, luogo da anni prescelto per le proteste contro le grandi navi da crociera. Ci saranno cori, striscioni, slogan contro i governi che decidono le sorti del mondo e probabilmente un'azione in acqua (un bagno collettivo o qualcosa di simile). Niente cortei in movimento, però. Il problema è che hanno finora manifestato la volontà di partecipare formazioni antagoniste anche fra loro, da Forza Nuova ai no Tav, dai no Global agli anarchici e il mix non è dei più benauguranti.
Il prefetto Vittorio Zappalorto e il questore Maurizio Masciopinto hanno voluto dare un segnale di apertura, ma hanno anche fatto capire molto chiaramente che non sarà tollerato il superamento dei paletti fissati in oltre sei mesi di riunioni tra i funzionari degli Interni.

GLI ARGOMENTI

Fra i temi forti su cui c'è molta aspettativa c'è l'istituzione di una tassazione minima globale per combattere - o almeno dare l'impressione di farlo - l'elusione fiscale perseguita dalle grandi società multinazionali.

Lo scopo è trovare un'intesa entro ottobre, per un'entrata in vigore dal 2023. Operazione non impossibile, se si pensa alla proposta del presidente Usa Joe Biden c'è già stato un ok dei G7 e soprattutto il via libera dall'Ocse in una riunione via web dei giorni scorsi tra i delegati di 130 Paesi, perfino le riluttanti Cina e India. L'accordo che si starebbe tratteggiando mira a scoraggiare la competizione tra Paesi per attirare le società offrendo aliquote fiscali più basse e ad aiutare i Governi a finanziare le loro operazioni in un momento di impennata della spesa pubblica legata alla pandemia. Un caso principe, perché in seno all'Ue, è quello dell'Irlanda, deferita dall'Antitrust europea per non aver riscosso le imposte dovute da giganti come Apple e Amazon.

LIBERTÀ DI MOVIMENTO

Mentre i delegati cercheranno di venire a capo di una questione annosa e ritenuta ormai improcrastinabile, Venezia continuerà ad essere quasi tutta liberamente percorribile, visitabile e fruibile. Lo scopo dichiarato è di consentire all'economia veneziana di non subire uno stop che sarebbe fatale, dopo la batosta iniziata il 12 novembre 2019 e continuata con la pandemia. Dopo un paio di mesi in cui la città ha cominciato a riprendersi, lo stop di una settimana sarebbe stato fatale per tutte quelle attività che a fatica hanno resistito fino ad oggi e hanno riaperto. 
Quindi, libertà di visitare Venezia e di divertirsi anche in quei giorni, eccetto nelle zone attorno all'Arsenale, che già di per sè è una cittadella murata e che avrà un cordone di sicurezza imponente e adeguato al livello del vertice. Attorno all'Arsenale sono stati installati cancelli per delimitare l'area e all'interno della quale residenti e lavoratori dovranno mostrare un pass per entrare e uscire dalla zona interessata, in distribuzione da ieri. In tutto, su Venezia, vigileranno 1.500 tra agenti e militari mentre la navigazione attorno all'Arsenale sarà interdetta a tutte le imbarcazioni da diporto, alle quali sarà vietato anche transitare in tutto il Canal Grande, così come parte del canale della Giudecca e per tutto il bacino di San Marco.

SOS DEI RESIDENTI

Sta infine prendendo forma tra i residenti una forma silenziosa di appello alle delegazioni del G20, che prevede l'esposizione alle finestre di lenzuola bianche con la scritta Sos in rosso.
«Nonostante Venezia sia patrimonio dell' Unesco (visitata da circa 30 milioni di turisti all'anno) - dicono gli organizzatori - rischia di finire, con la sua laguna, sulla lista nera dei siti a grave rischio ambientale. Mortificazione finale, a tutela sua e dei suoi residenti, non le viene riconosciuta alcuna specificità o Statuto Speciale».
 

Ultimo aggiornamento: 09:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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