Ladri sorpresi nel cantiere a rubare il gasolio: fuga a piedi, uno arrestato

Mercoledì 26 Aprile 2017
Veacelsav Fialcovschi, arrestato nel cantiere in cui con altri complici voleva rubare il gasolio
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MAERNE - Lavoro contro i malviventi anche nella festa della Liberazione per i carabinieri della compagnia di Mestre impegnati nella vigilanza di zone densamente abitate e complessi direzionali e produttivi. Nella tarda serata di ieri alcuni soggetti, ben organizzati, hanno tentato il colpo ai danni di mezzi d’opera all’interno di un cantiere edile di Maerne di Martellago. Il furto in atto è stato però dai carabinieri di Noale, in servizio di pattuglia proprio nel territorio “consorziato” tra la città dei Tempesta ed il Martellaghese.

I predoni avevano rivolto le loro attenzioni sui mezzi parcheggiati in cantiere. Molte le taniche in attesa di essere riempite dal “prezioso” contenuto dei serbatoi di ruspe ed escavatori fermi per la giornata festiva. Il gruppo stava lavorando alacremente al riempimento delle prime taniche quando i carabinieri, giunti rapidamente dopo una chiamata al 112, li hanno sorpresi. I ladri si sono dati a precipitosa fuga a piedi, lasciando l’auto con cui erano giunti in bella vista e, all’interno dell’abitacolo, tutto il materiale per aspirare e stivare il carburante. La sorpresa dei militari è stata grande quando, rannicchiato sul sedile, hanno sorpreso uno dei ladri, evidentemente colto talmente di sorpresa da non poter escogitare nulla di meglio per sfuggire ai militari.

I ladri avevano infilato un tubo di gomma nei vari serbatoi scassinandone i tappi e, tirando l’aria, avevano agevolato la fuoriuscita del carburante verso i contenitori. Si promettevano di porre a termine un furto notevole, visto che ogni tanica aveva una capacità dai 15 ai 20 litri e tutte erano già sporche di gasolio, evidentemente stipato da altri – leciti o meno – rifornimenti.

Per Veacelsav Fialcovschi, classe 1974, immediatamente bloccato e messo in condizione di non allontanarsi, sono scattate le manette, con successiva sottoposizione, al termine degli accertamenti, alla misura cautelare, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria inquirente, in attesa del giudizio per direttissima. 
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