Francesca è morta a 23 anni dopo
un giro di "bacari", indagata l'amica

Mercoledì 24 Ottobre 2012 di Roberta Brunetti
Francesca Dri (foto archivio)
VENEZIA - L’amica con cui Francesca Dri aveva fatto un giro di "bacari", la sera prima di morire, stata iscritta nel registro degli indagati. Il sospetto che possa aver ceduto alla 23enne di Cannaregio una sostanza che si poi rivelata fatale. Solo un sospetto, visto che ci vorranno giorni prima di capire se davvero ad uccidere la giovane è stata un qualche farmaco o stupefacente.



I test tossicologici, disposti ieri nel corso dell’autopsia, richiedono infatti dei tempi tecnici per dare il loro responso. Ma a fronte di una serie di testimonianze raccolte dalla Squadra Mobile, immediatamente dopo la tragedia, il pubblico ministero Lucia D’Alessandro ha deciso di iscrivere nel registro degli indagati l’amica, A. G., 29enne, di Venezia. Un atto dovuto, per consentire alla giovane di difendersi da subito. E infatti il suo difensore, l’avvocato Gabriele Civello, ha nominato un consulente di parte, il medico legale Barbara Bonvicini, che ieri ha partecipato all’autopsia.



A.G. è l’amica che ha passato la serata di giovedì con Francesca, tra le 18 e le 23.30, ora in cui le due si sono trovate con un gruppo di amici in Erbaria. Tra questi, anche A.D., il ragazzo con cui Francesca da qualche tempo aveva una relazione. Più di cinque ore in cui le due giovani avrebbero passeggiato, chiacchierato e bevuto qualche bicchiere in un giro di "bacari". Solo alcool? O qualcos’altro? Questo il quesito a cui potranno rispondere solo i risultati degli esami tossicologici.



Per il momento ci sono i racconti degli amici che quella sera, in Erbaria, hanno trovato Francesca stravolta: aveva lo sguardo perso, non si reggeva in piedi, tanto che a un certo punto si era distesa su un banco del mercato. Uno stato in cui non avevano mai visto l’amica. Tanto che qualcuno si era chiesto se avesse ingerito qualcosa di pericoloso. A.D. avrebbe voluto accompagnare Francesca al pronto soccorso, ma lei avrebbe rifiutato. Di qui la decisione di andare tutti nella casa del giovane, in Rio Terà del Begatin, vicino a San Cancian. Francesca si era subito messa a letto, mentre gli amici avevano giocato a Monopoli fino alle due di notte. Sentendo la ragazza russare nella stanza a fianco, avevano pensato che il peggio fosse passato. Invece...



La scoperta della tragedia, poi, è storia nota, con i genitori di Francesca che si preoccupano la mattina di venerdì, i fratelli, gli amici che telefonano. A.D. finalmente va a svegliarla, ma la ritrova senza vita. L’inutile corsa del 118 che non può far altro che constatare il decesso, avvenuto ormai da parecchie ore. E poi il dolore enorme per la scomparsa inaspettata di una ragazza descritta da tutti come una persona speciale, senza eccessi, piena di vita. Una vita spezzata troppo presto.
Ultimo aggiornamento: 7 Aprile, 20:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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