Foto erotiche di una tredicenne spedite con Whatsapp, quattro ragazzi sotto accusa

Giovedì 17 Marzo 2022
Foto erotiche di una tredicenne spedite con Whatsapp, quattro ragazzi sotto accusa

MESTRE - Si sono conosciuti in Rete e poi, dopo essersi scambiati qualche messaggio, hanno ricevuto via Whatsapp una serie di fotografie a sfondo erotico. A spedirle, però, non era una maggiorenne, ma ragazzina di appena tredici anni, ospitata in una comunità per adolescenti in difficoltà. È così che quattro giovani di Mestre e Marghera sono finiti sotto processo: tre di loro con l'accusa di pornografia minorile, il quarto per tentata violenza sessuale per averle chiesto un incontro serale con l'obiettivo di fare sesso in cambio di 20 euro. Appuntamento che non si verificò in quanto la ragazzina non riuscì ad uscire dalla comunità.
La vicenda, accaduta nel luglio del 2017 a Mestre, è approdata ieri mattina di fronte al giudice per l'udienza preliminare di Venezia chiamato a pronunciarsi sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla sostituto procuratore Daniela Moroni.


LA DIFESA

Uno dei ragazzi accusato di pornografia minorile, di 18 anni, e il giovane accusato di tentata violenza, di 26 anni, difesi rispettivamente dagli avvocato Pascale De Falco e Luca Mandro, sono stati prosciolti perché il fatto non sussiste: il giudice ha ritenuto che non vi fossero elementi sufficienti per rinviarli a giudizio. La difesa ha sostenuto che è stata la ragazza a prendere l'iniziativa e ad inviare loro le foto a contenuto erotico. Nel caso del diciottenne il tutto era durato appena due giorni. Il ventiseienne ha riferito, invece, di aver incontrato la ragazza per strada e di averla vista in difficoltà, regalandole 10 euro per poi incontrarla in qualche altra occasione. Entrambi hanno spiegato che dimostrava molti più anni di quelli che in realtà aveva.
Gli altri due imputati, di 21 e 25 anni, hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato e il processo è stato rinviato di fronte ad un altro giudice.
A far scattare l'inchiesta è stata la segnalazione di un'operatrice della comunità che, casualmente, scoprì la chat a sfondo erotico contenute nel cellulare della tredicenne, in occasione delle attività messe in atto per cercare di trovare un'altra ragazza, fuggita della comunità.

I giovani che hanno ricevuto le fotografie hard sono stati identificati e sono finiti sotto inchiesta. Nessuno di loro ha diffuso ad altri le immagini della tredicenne.

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