Morti nelle foibe e censura a Tito, il Pd vota con Lega e Fratelli d'Italia

Domenica 14 Marzo 2021 di Davide De Bortoli
Il municipio di San Donà di Piave
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SAN DONA' - Il Comune si impegna a commemorare i martiri delle foibe e chiede allo Stato di revocare l’onorificenza a Josip Broz Tito per i crimini commessi contro le popolazioni italiane in Istria, Venezia Giulia e Dalmazia. È il contenuto dell’ordine del giorno approvato giovedì scorso a larga maggioranza dal consiglio comunale, su proposta del consigliere di minoranza Simone Cereser (lista Zaccariotto), con il favore anche del Pd.
LUNGA TRATTATIVA
Un documento di peso politico e segno dei tempi, che ha richiesto due sospensioni della seduta perché si potesse concordare il testo. Una prima modifica è stata proposta dal consigliere di maggioranza Luca Fornasier (Fare civico), che ha suggerito il testo della risoluzione del consiglio regionale, su proposta di Fdi, Lega e lista Zaia, approvata dalle forze politiche con ampia convergenza. Una seconda modifica, suggerita dallo stesso proponente, ha riguardato l’inserimento tra le premesse della risoluzione del Parlamento Europeo che «ricorda che i regimi nazisti e comunisti hanno commesso omicidi di massa, genocidi e deportazioni». Nel dibattito, il consigliere Roberto Battistella (Cittàinsieme) ha ricordato la cornice storica dell’onorificenza concessa a Tito, decorato nel 1969 come Cavaliere di Gran croce al merito della Repubblica italiana, titolare del Gran cordone, per sigillare accordi commerciali assunti con la Jugoslavia. L’odg sarà inviato ai presidenti della Repubblica e del Consiglio «affinché possano adottare ogni iniziativa – si legge – per la revoca concessa al maresciallo Tito, perché si è macchiato di crimini crudeli e contro l’umanità universalmente riconosciuti».
LA NOVITÀ
Il Comune si impegna a promuovere iniziative e commemorazioni volte a celebrare il “Giorno del Ricordo” per favorire la consapevolezza e l’approfondimento storico nella prospettiva di diffondere la conoscenza dei tragici eventi ai giovani studenti, sia pure nel rispetto dell’autonomia scolastica, favorendo la realizzazione di studi, convegni, incontri e dibattiti volti a conservare la memoria del martirio delle foibe. Unico astenuto, il consigliere Elio Monegato (5 Stelle): «È un’iniziativa già depositata alla Camera e al Senato, non intendo partecipare a strumentalizzazioni di inutile retorica e sterili polemiche ideologiche.

Parteciperò in silenzio, come ho sempre fatto, alle commemorazioni di tutti i morti e al loro ricordo».

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