Turni massacranti e 5 euro l'ora: tre bengalesi accusati di estorsione

Venerdì 5 Ottobre 2018
Turni massacranti e 5 euro l'ora: tre bengalesi accusati di estorsione
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VENEZIA - Tre fratelli bengalesi, titolari di due società che lavorano in subappalto all'interno della Fincantieri di Marghera, sono indagati per estorsione.
L'indagine, coordinata dal procuratore vicario di Venezia Adelchi d'Ippolito, è cominciata dopo una serie di denunce presentate ai carabinieri e alla guardia di finanza da alcuni dipendenti delle due aziende, anche loro del Bangladesh. Gli operai hanno denunciato di essere costretti a lavorare con turni massacranti, fino a tredici ore al giorno, con paghe bassissime, anche di cinque euro l'ora, e a subire le intimidazioni dei titolari. Secondo la denuncia, i tre imprenditori avrebbero preteso la restituzione di una parte degli stipendi mensili. Gli operai si sarebbero trovati costretti a rendere il denaro chiesto (dai 200 ai 300 euro) perché minacciati di essere licenziati o di non essere assunti. La settimana scorsa sono state effettuate perquisizioni nelle sedi delle due aziende, in un garage e negli uffici dei commercialisti delle due società, con l'acquisizione di documenti contabili che dovranno essere analizzati. Sarebbero già state riscontrate incongruenze tra i dati presenti nelle buste paga e le ore di lavoro effettivamente svolte. Anche l'Ispettorato del Lavoro sta analizzando la documentazione.
Ultimo aggiornamento: 08:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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