VENEZIA - I veneziani hanno rinnovato oggi - nella giornata che coincide con la Festa della Liberazione e del patrono San Marco - l'antica tradizione del «bocolo», cioè il bocciolo viene offerto a tutte le donne, madri, mogli o fidanzate da chi vuole bene loro. Nel centro storico, ma anche in terraferma, le fiorerie ed i chioschi all'aperto hanno lavorato a gran ritmo per tutta la mattinata per accontentare mariti e fidanzati che si «dovevano» presentare dalla propria amata con in mano il tradizionale bocciolo.
Proprio a San Marco alza bandiera lungo i pili cinquecentesci e in Basilica messa solenne officiata dal Patrirca Francesco Moraglia. Per la città la Big Vocal Orchestra, un gruppo di oltre 200 coristi, è andata nei luoghi simbolo della storia locale portando la propria voce. La leggenda del bocolo fa rivivere, nella gioia, una triste storia che vede
protagonista un giovane non nobile, Tancredi, e una nobile giovanetta Vulcania, innamorati l'uno dell'altra ma
impossibilitati a sposarsi per il veto della famiglia di lei. Al giovane, secondo la tradizione, non resta che cercare fortuna con la flotta veneziana nel tentativo di acquisire ricchezza e fama. Un destino avverso però lo porta alla morte in battaglia, nei pressi di un cespuglio di rose. Un fiore, macchiato del suo sangue verrà portata in dono, a testimonianza dell'estremo sacrificio per amore, alla giovane veneziana che vinta dal dolore morirà a sua volta con il bocciolo tra le braccia
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