Il patriarca "salva" la festa della Salute. Ma salterà se si va in zona rossa

Venerdì 6 Novembre 2020 di Alvise Sperandio
Una delle precedenti edizioni della festa della Salute
1

Mai come quest’anno c’è così bisogno della Madonna della Salute, almeno per chi ha fede. Ieri il Patriarcato ha comunicato che la festa più amata dai veneziani è confermata, comunque in attesa di vedere quanto ancora crescerà la pandemia da Covid-19 che, secondo i modelli matematici, potrebbe raggiungere il picco della sua seconda ondata proprio attorno al 21 novembre. Il patriarca Francesco Moraglia si è confrontato con il prefetto Vittorio Zappalorto e con il sindaco Luigi Brugnaro e alla fine, valutate puntigliosamente le condizioni di sicurezza sanitaria, ha rotto gli indugi confermando l’appuntamento per il quale sarà mantenuto il tradizionale ponte votivo sul Canal Grande da Santa Maria del Giglio.
IL COMUNE
Il Comune, in particolare, ha chiesto che la festa non sia cancellata. La necessità di evitare gli assembramenti comporterà che il pellegrinaggio alla basilica, aperta dalle 6 alle 21.30, si dovrà svolgere con regole precise: nel giorno della solennità, le messe (due, al massimo tre, con orari da definire) saranno celebrate esclusivamente all’inizio e alla fine della giornata, con un numero contingentato di presenti, per garantire il distanziamento interpersonale; nei quattro giorni dal 19 al 22 i fedeli potranno entrare in chiesa solo dal grande portone centrale per poi procedere “a senso unico” fino all’altare maggiore dove potranno venerare l’icona della Vergine, quindi proseguire attraverso la sacrestia e i locali del vicino Seminario per uscire sul campo della Salute. Il Comune ha deciso che all’esterno della basilica saranno ammessi solo i banchetti per la vendita delle candele votive, non quelli con i prodotti enogastronomici.
«Per tutto il periodo della festa – spiegano dalla diocesi – i fedeli non potranno accendere in autonomia le candele votive che saranno offerte alla Madonna unicamente deponendole nelle casse predisposte lungo il percorso. Saranno poi i volontari a provvedere alla accensione di alcuni ceri nel pieno rispetto delle norme di prevenzione epidemiologica. I fedeli potranno anche accostarsi alla confessione sacramentale, rispettando le norme sul distanziamento interpersonale e i protocolli approvati, nelle postazioni che saranno create appositamente». Il Patriarcato, invece, sta ancora ragionando se sia fattibile il tradizionale pellegrinaggio dei giovani, la sera della vigilia per il quale si porrebbero tre problemi: le distanze da rispettare nell’intercedere del passo dei presenti, l’osservanza degli orari, il problema degli affollamenti nei mezzi pubblici per chi rientra a casa, specialmente in terraferma. La conferma della festa non toglie ovviamente che il monitoraggio della pandemia sia comunque costante e foriero di variazioni.
LA PANDEMIA
«L’attuale situazione epidemiologica impone significativi adattamenti circa le modalità di svolgimento del pellegrinaggio che, peraltro, potrebbero anche essere oggetto di un’evoluzione progressiva nei prossimi giorni», viene sottolineato dalla diocesi. Fermo restando che «nella presente situazione il Patriarcato non può comunque garantire che queste indicazioni possano trovare seguito integralmente dato che, in tutto o in parte vi potrebbero essere variazioni, al fine di conformare le celebrazioni al variare della situazione epidemiologica» tradotto, se il Veneto passasse in fascia arancione salterebbe tutto. Con la stessa condizione sospensiva, la festa della Madonna della Salute al momento è confermata anche nel santuario di via Torre Belfredo, a Mestre, e nella chiesa parrocchiale di Catene, secondo le modalità e con gli orari per le celebrazioni che verranno decise assieme ai rispettivi parroci. 

Ultimo aggiornamento: 07:57 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci