Venezia. Il grido di rabbia di Federica Pellegrini

Venerdì 15 Novembre 2019
Venezia. Il grido di rabbia di Federica Pellegrini
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«È difficile scrivere qualcosa su Venezia in questi giorni perché si è scritto tanto, si sono date tante colpe, si sono accelerati lavori che dovevano essere già finiti e intanto... Intanto la gente, i veneziani, nelle loro case stanno combattendo contro qualcosa di imbattibile». Federica Pellegrini parla così della sua Venezia sommersa dalla marea.

«L'acqua, l'acqua entra, se deve entrare, entra impetuosa fredda - lo sfogo dell'olimpionica del nuoto -.
La gente spala merda e noi parliamo, parliamo, parliamo. L'acqua a Venezia non si fermerà mai, ma questo si è sempre saputo, è sempre stato così. Non come questa volta però. Questa volta l'acqua che è arrivata aveva la mia altezza, è arrivata di notte, quando fa più paura. Il clima sta peggiorando e continuerà a farlo bisogna prenderne atto e cominciare a prevenire, a proteggere la nostra città, la nostra gente, la nostra storia. Fermare l'acqua è utopia, limitare i danni il DOVERE di chi è pagato per farlo. (E quasi 7 miliardi sono tanti)».
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