False fatture per evadere l'Iva: condanne per oltre 33 anni

Venerdì 29 Ottobre 2021 di Marco Aldighieri
False fatture per evadere l'Iva: condanne per oltre 33 anni

VIGONOVO - Il processo, davanti ai giudici del Tribunale collegiale, per associazione a delinquere finalizzata alla bancarotta e all'emissione di fatture per operazione inesistenti per evadere l'Iva, dove è coinvolta la società di trasporti Bce Srl con sede a Vigonovo ,si è concluso con una condanna totale a oltre 33 anni.
Pene importanti sono state inflitte ai quattro membri della famiglia Bertino originaria di Messina. 
Andrea di 30 anni, è stato condannato a 7 anni e un mese. Pietro, 46 anni, a 9 anni e un mese; Salvatore, 39 anni, a 8 anni e un mese, mentre Tindaro, 59 anni, a tre anni e sei mesi. 
È stata poi inflitta una pene a Dumitru Topor, 54 anni residente in Moldavia e condannato a tre anni 9 mesi e 15 giorni. Inoltre due anni a Domenica Vinci di 53 anni, e assoluzione per avvenuta prescrizione per Salvatore Fremi di 39 anni entrambi residenti a Vigonovo. 
Infine è stata condannata anche la Bce Srl alla sanzione pecuniaria di 250 mila euro. 
Ma non solo, perchè ai condannati sono stati confiscati centinaia di migliaia di euro attraverso le seguenti aziende: Sdi Srl (610 mila euro), Bit Srl in liquidazione (oltre un milione e 600 mila euro), Bls Srl in liquidazione (478 mila euro) e Bce Srl (un milione e 600 mila euro).  I reati si sono consumati tra Padova e San Martino di Lupari, ma soprattutto a Noventa.


OPERAZIONE

L'operazione della Finanza, coordinata dal pubblico ministero Marco Peraro, è scattata alla fine del 2017.
Gli inquirenti hanno eseguito una serie di ispezioni contabili e documentali, perquisizioni e sequestri probatori, che hanno fatto emergere un'associazione responsabile della commissione di reati di bancarotta fraudolenta nonché di un vasto sistema di frode basato sull'emissione e sull'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti. 
Gli accertamenti eseguiti dai finanzieri hanno permesso di riscontrare che la società Bce Srl ha conseguito un ingente risparmio sulle imposte e sul costo del personale. 
Ciò avveniva mediante un'artificiosa costituzione di società e cooperative intestate a prestanome le quali, dopo aver solo formalmente assunto dipendenti senza versare i contributi previdenziali, e aver fatturato le prestazioni di trasporto e di logistica senza versarne le relative imposte, cessavano la loro attività operativa, per essere poste in liquidazione e fallire. Molte delle operazioni che hanno portato a evadere l'Iva per milioni di euro, sono state eseguite sfruttando la Btl società cooperativa con sede a Noventa. Tra le società intestate a prestanome, c'era anche la Bls con sede a Padova.

 

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