VENEZIA - Hanno scelto una corona dorata per deporre le loro uova. E per di più sul campanile più importante di Venezia: San Marco. Per un rapace regale come il falco pellegrino, non poteva esserci luogo più indovinato. In cima al “paron de casa”, per l’esattezza sul capo coronato della statua della Giustizia, a un’ottantina di metri da terra, una coppia del mitico rapace è in piena attività, con femmina e maschio che si alternano alla cova.
LA SCOPERTA DEL NIDO
A scoprire il nido speciale sono stati tre ornitologi del Lido, Stefano Castelli, Antonio Borgo e Maria Giovanna Mitri. Da giorni avevano notato una presenza particolarmente assidua di una coppia di falchi attorno al campanile. Osservazioni fatte passando per la Piazza, ma anche con un potente cannocchiale dal Lido. Ad insospettirli scene di accoppiamento, voli di parata attorno al campanile, un presidio della torre costante e diverso dagli altri anni. Identico a quello che una coppia normalmente fa sulla parete in cui nidifica. Finalmente, l’altro giorno, Castelli è riuscito a localizzare il nido, poco sotto la cuspide. Sua la foto che pubblichiamo, con il maschio che lascia il posto di cova alla femmina.
Una nidificazione che, a detta dei tre ornitologi, è molto probabile sia collegata alla sospensione della manifestazione del volo di Carnevale. In una nota in cui annunciano la scoperta del nido, sottolineano come il pellegrino sia una specie tutelata e suggeriscono di adottare «strategie che consentano ad angelo e falco di volare assieme. Le soluzioni esistono e siamo a disposizione del Comune e del Patriarcato per metterle in campo». Borgo è un esperto di rapaci a livello nazionale. Tra le possibilità suggerite, ormai per l’anno prossimo, anche quella di istallare una mini webcam: «Permetterebbe a tutti di seguire da vicino la nidificazione, oltre che ai ricercatori di studiarne la dieta».
UN PICCIONE AL GIORNO
Presenza simbolica e utile, quella del falco pellegrino a San Marco. «Specie al vertice della piramide alimentare, non poteva scegliere un posto più emblematico - osservano gli ornitologi -. Mangiando circa un piccione al giorno a testa, la coppia ne contiene il numero, prevenendo la concentrazione e soprattutto selezionando i meno sani. Insomma una mascotte, immagine d’oro della sostenibilità urbana, che veglia sulla città dall’alto del suo campanile. È meraviglioso osservare come il pellegrino passi indisturbato davanti alla cella campanaria gremita di visitatori senza esserne turbato, e senza che loro se ne accorgano, regalando però ad un osservatore fortunato e attento un’apparizione rapidissima e mozzafiato».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout