Via libera al piano: nuovo hotel
e negozi nel centro di Mestre

Martedì 25 Marzo 2014 di Elisio Trevisan
Via libera al piano: nuovo hotel e negozi nel centro di Mestre
MESTRE - Il consiglio comunale "riempie il buco" dell'Ex Umberto I con una toppa in zona Cesarini: alle 21:25 con 28 presenti, 23 votanti, 16 sì, 7 no, 3 astenuti, 2 non votanti, la delibera è stata approvata premiando il lavoro dell'assessore Ferrazzi. Ancora alle nove meno cinque il consigliere Bonzio di Fds chiedeva chiarimenti tecnici sul motivo di bocciatura di un paio di emendamenti. Intanto la sala di via Palazzo si andava pericolosamente svuotando di consiglieri e assessori, e il numero legale stava diventando un'impresa sempre più ardua.



Tanto che Valerio Lastrucci ha avuto gioco facile nello sbottare contro un'«Amministrazione che non riesce a gestire queste cose, nemmeno a fare una delibera come si deve». Il fatto è che il match Boraso-Bonzio ha lasciato sin dall'inizio poco spazio al resto del Consiglio comunale e anche se sono intervenuti molti altri consiglieri, erano quasi comprimari, o comunque presentavano emendamenti che già erano contemplati in qualcuno presentato dai due. Renato dal centrodestra e Sebastiano dal centrosinistra hanno sparato per modificare la delibera che dà il via all'operazione "riempi-buco" dell'ex Umberto I. Alla fine, dei 505 emendamenti di Boraso, come già si sapeva in seguito all'incontro di alcuni giorni fa tra il consigliere e l'assessore Ferrazzi, la Giunta ne ha accolti due, e uno di Bonzio. È uscito meglio l'outsider Saverio Centenaro (Pdl/FI e vicepresidente del Consiglio) che ha presentato tre emendamenti e tre li ha visti accogliere.



In definitiva, dunque, la delibera è operativa. Ma è stata sudata fino all'ultimo, dopo le critiche e la bocciatura della municipalità di Mestre centro, che ha costretto a ritornare nelle commissioni consiliari e in Consiglio comunale, spostando l'inaugurazione del parcheggio temporaneo da oltre 300 posti dai primi del 2014 a maggio se tutto va bene.

L'accordo con i privati di Dng è noto: i proprietari dei 6 ettari di via Circonvallazione, dove sarebbero dovute sorgere tre torri residenziali da 100 metri di altezza, cederanno in comodato d'uso gratuito, per il park temporaneo, l'area destinata all'operazione immobiliare (in attesa di trovare finanziatori), cinque padiglioni non abbattuti e quasi 18 mila metri quadrati che diventeranno parco del Marzenego. In cambio i privati possono togliere residenza e aggiungere un albergo e un distretto commerciale da 16 mila metri quadrati.

Le criticità rilevate da molti (soprattutto i problemi di mobilità e viabilità, l'eccessivo spazio al commerciale e la richiesta di maggiori garanzie sulle fideiussioni) sono state in parte condivise quando è stato accolto il secondo emendamento di Centenaro con il quale le relazioni tecniche degli assessorati coinvolti (compreso il costo di 12 milioni di euro per ristrutturare i padiglioni) sono entrate nella delibera; il primo emendamento Centenaro approvato stabilisce che sarà il Consiglio comunale, e non la Giunta, a decidere, in caso di richiesta di compensazione, se costruire gli alloggi in edilizia convenzionata o farsi pagare il plusvalore; l'ultimo prevede che sia il Consiglio, e non la Giunta, a decidere se si potranno monetizzare o meno gli standard urbanistici.

Quelli di Boraso inseriscono in delibera che al momento del rogito dovrà essere sparita qualsiasi ipoteca sugli edifici, e che la nuova fideiussione della società trentina Dng dovrà essere vidimata dall'ufficio comunale del Bilancio. Bonzio, invece, ha ottenuto che, se dopo due anni dalla partenza dell'operazione immobiliare, le residenze sono ancora invendute, il Comune potrà farsi carico di cederle in social housing e rifondere in parte il patrimonio investito.
Ultimo aggiornamento: 09:14

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