Sos degli albergatori: «Siamo senza personale», a rischio l'inizio della stagione estiva

Mercoledì 2 Marzo 2022 di Teresa Infanti
La spiaggia di Caorle
2

CAORLE - Sos di Federalberghi Caorle: «Ci manca personale». Non è solo il caro bollette, che potrebbe costare agli alberghi di Caorle circa 1 milione e 440mila euro in più rispetto allo scorso anno, a preoccupare gli operatori di Federalberghi Caorle. A mettere in pericolo l’avvio della stagione turistica c’è infatti anche la difficoltà nel reperire lavoratori da inserire negli hotel. 


SQUADRA INCOMPLETA
A poco meno di due mesi dalla Pasqua, si contano sulle dita di una mano gli albergatori che hanno già riempito tutte le caselle della propria squadra in vista dell’avvio della stagione turistica.

E ciò avviene in una congiuntura economica particolare, nella quale i tassi di disoccupazione, in particolare giovanile, si mantengono elevati. Un paradosso di difficile comprensione che è emerso con la pandemia. «Mentre qualche anno fa ricevevamo richieste continue di assunzione, ora - spiega la presidente di Federalberghi Caorle, Kay Turchetto – ci troviamo nella condizione di dover rincorrere i potenziali dipendenti e di farci concorrenza tra operatori per accaparrarci la forza lavoro». Federalberghi Caorle si è interrogata su questo tema, cercando di fornire proposte che possano agevolare una soluzione. 


RIPENSARE TUTTO
«L’obiettivo - prosegue Turchetto - è quello di rendere appetibile un posto di lavoro nelle nostre strutture. Attraverso una riduzione del costo del lavoro sulle imprese, queste potrebbero offrire stipendi più elevati, attraendo così forza lavoro che tornerebbe ad individuare nel turismo una fonte di reddito sicura. È il momento di ripensare le politiche attive per il sostegno del mercato del lavoro: ci auguriamo che andando verso la fine dell’emergenza legata al Covid, risorse che finora sono state destinate all’elargizione a pioggia di bonus e contributi, possano essere reindirizzate in una seria politica di riduzione del cuneo fiscale per le imprese turistiche. Serve poi una rivoluzione culturale che deve cominciare dalla formazione scolastica: sono necessari investimenti nelle scuole alberghiere per renderle sempre più efficienti e capaci di attirare giovani che abbiano voglia di crearsi una posizione in questo settore, che può offrire notevoli soddisfazioni, in termini di crescita umana, professionale ed economica». La presidente dell’associazione ha ricordato che gli albergatori si stanno impegnando, con grande coraggio, in ristrutturazioni e riqualificazioni delle proprie strutture.


MA NON BASTA
«Questi investimenti non sono sufficienti se però non vanno di pari passo rispetto alla formazione di un team di collaboratori efficiente e qualificato. Sono proprio i collaboratori - ha concluso - a fare la differenza ed a permettere alle nostre strutture di essere apprezzate dagli ospiti. La formazione in ambito turistico va incentivata. Come operatori abbiamo il dovere di incentivare i più giovani, valorizzando il loro impegno prestato nelle nostre strutture. I giovani vanno coinvolti affinché possano apprezzare questo lavoro, al di là dei sacrifici che talvolta può comportare: questo potrà permettere di fidelizzare la forza lavoro da inserire nei nostri team, passo fondamentale soprattutto nell’ottica di chi vuole provare a destagionalizzare la propria attività». 
Nelle prossime settimane Federalberghi Caorle organizzerà un evento, aperto agli imprenditori del comparto ricettivo, dedicato proprio al tema della ricerca e selezione del personale. 
 

Ultimo aggiornamento: 16:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci