ERACLEA - Come già annunciato Luciano Donadio oggi, giovedì 9 febbario, si è presentato in aula bunker a Mestre per la nuova udienza. Donadio è imputato per associazione a delinquere di stampo mafioso al processo sulle infiltrazioni della camorra nel Veneto Orientale.
Con lui, il figlio Adriano, 30 anni, anche lui imputato al processo e gli avvocatori difensori. Probabilmente anche alcuni altri degli imputati rimessi in libertà martedì decideranno di sedersi a fianco dei rispettivi avvocati. Motivo per cui saranno sicuramente rafforzate le misure di sicurezza.
I difensori di Donadio hanno raccomandato al loro assistito di non rilasciare dichiarazioni di qualsiasi tipo e di evitare eccessi: il video con i fuochi d'artificio esplosi ad Eraclea l'altra sera li ha dunque sorpresi e infastiditi non poco. Ieri mattina l'avvocato Alberini ha precisato che l'iniziativa di organizzare i festeggiamenti è stata presa, all'insaputa di Luciano Donadio, dalla fidanzata del figlio Adriano, felice di poter finalmente riabbracciare il trentatreenne, mai uscito dal carcere dal febbraio del 2019.