CHIOGGIA - Il contesto.
LA RELAZIONE MEDICA
La procura di Venezia ha aperto un'indagine sulla base della segnalazioni dei carabinieri di Chioggia. Al momento non ci sono reati contestati né tantomeno indagati. Nelle scorse ore i militari dell'Arma hanno sentito la madre della bambina per cercare di ricostruire ogni secondo di quanto successo sabato pomeriggio. Adesso i carabinieri stanno cercando il padre della piccola che non vivrebbe con la madre e la bambina. La vera bussola nell'indagine sarà però la relazione che dalla Pediatria di Padova verrà mandata in procura a Venezia: in quelle righe gli inquirenti troveranno il resoconto medico di tutte le visite e gli accertamenti sanitari fatti sulla bambina in questi giorni. Se si sia trattato di uno scuotimento della bambina per farla smettere di piangere (sindrome del baby shake) o se sia stato un trauma cranico dovuto a una botta involontaria (una caduta, ad esempio) lo diranno i medici e da quel resoconto potranno partire in maniera più dettagliata le indagini della magistratura e dei carabinieri.
IL CONTESTO
Un'ulteriore complicazione è che la bimba faceva parte di un contesto familiare allargato in cui avevano qualche ruolo anche un ex compagno della madre e altri parenti o conoscenti. Sembra perfino che la notte in cui è capitato il presunto incidente, causa dell'emorragia, la piccola fosse stata affidata in custodia a terzi, ma non è chiaro se il periodo della custodia coincida, o meno, con quello dell'incidente.
Anche qui i dati di fatto sono pochi: la mamma e altri parenti si sono presentati sabato notte al pronto soccorso dell'ospedale di Chioggia, con la bambina che stava male. I sanitari se ne sono presi cura, mettendo in atto tutte le azioni possibili, ma il loro sforzo non ha prodotto miglioramenti significativi, tanto che, lunedì pomeriggio, si è deciso per il trasferimento a Padova.