Verso le elezioni, parlano i candidati
Duro attacco a Venezia /Videoforum

Venerdì 16 Maggio 2014 di Francesconi, Gasparin e Graziottin
Verso le elezioni, parlano i candidati Duro attacco a Venezia /Videoforum
La scorsa settimana è partito l’iter per l’istituzione della Città metropolitana. Che cosa vi aspettate da questa rivoluzione delle autonomie locali?



MESTRINER: «La Città metropolitana è una sovrastruttura che non risponde ai bisogni reali dei cittadini ma a quelli della classe dirigente. È un processo che il Pd ha voluto fortemente, con Orsoni e il Governo, e lo ha voluto non democratico. Ha escluso qualsiasi possibilità di consultazione dei cittadini. Ha imposto il sindaco del Comune capoluogo e tolto competenze ai Comuni e mantenuto la burocrazia. La versione della legge Delrio è il peggiore incubo rispetto alle premesse della legge Monti, che dava un ruolo ai Comuni e ai sindaci dei territori, che oggi non hanno alcun potere. Se non la Conferenza metropolitana che potrà esprimersi solo se le deliberazioni avranno la maggioranza almeno di un terzo dei territori: ma i Comuni di Chioggia e Venezia - le amministrazioni più indebitate - hanno già la maggioranza assoluta dei cittadini della provincia. Così costruita è una cosa vergognosa che lede i diritti politici dei cittadini. Su questo vogliamo andare fino in fondo perché in discussione la parità e l’uguaglianza dei cittadini nei confronti dell’amministrazione».







BERTON: «Siamo fortemente contrari alla Città metropolitana per un unico motivo: non dà garanzie di democrazia ai cittadini».







SCATTOLIN: «Si parla di mancanza di democrazia, ma quando il decreto Monti dava la possibilità di discutere, il Consiglio comunale di Mestriner ha deliberato di uscire da qualsiasi ipotesi di Città metropolitana senza alcuna consultazione dei cittadini. Non c’è stata consultazione nemmeno con le categorie produttive. Questa decisione non poteva passare al secondo piano del Palazzo. Anche per noi è stata una scelta sofferta, ma l’abbiamo fatta dopo una consultazione dei cittadini. Abbiamo deciso di accettare questa sfida perché oggi più che mai serve coraggio, ora che si comincia a parlare di governo politico europeo. Io voglio esserci in questa sfida, perché l’Europa vuole rilanciare l’economia attraverso le città e i fondi a disposizione nel 2015 dovranno essere utilizzato per le nostre attività. Il sistema Città metropolitana che ci è stato proposto ha dei limiti territoriali, perché non rappresenta l’area metropolitana reale. Mi batterò perché questa sia estesa a Treviso e Padova. Dopo vent’anni che si discute, del resto, soamo solo al primo passaggio. Anch’io non considero corretto che il sindaco del capoluogo guidi la città metropolitana. Ritengo che questo ci obbligherà a una collaborazione fra sindaci della periferia. Inoltre, nella Conferenza e nel Consiglio ci saranno persone elette nell’alveo di eletti che hanno molti più collegamenti con i problemi del territorio».



Ultimo aggiornamento: 09:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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