Ondata fucsia, 150 in lista per Brugnaro sindaco-bis, tanti volti nuovi

Sabato 25 Luglio 2020 di Elisio Trevisan
La presentazione dei candidati fucsia con Luigi Brugnaro ieri al Laguna Palace di Mestre
MESTRE -  «Lavoro, fatica onestà» è lo slogan che Luigi Brugnaro, da candidato sindaco, ha lanciato ai suoi nella sala conferenze dell’hotel Laguna Palace a Mestre per presentare l’esercito dei 150 che correranno con lui alle elezioni comunali del 20 e 21 settembre prossimi per andare ad occupare i posti nelle sei Municipalità e in Consiglio comunale. Il patron della Reyer e padrone dell’Umana fornitrice di lavoro interinale (entrambe, però, conferite al blind trust assieme ai Pili per evitare accuse di conflitti d’interesse) è convinto di vincere perché porta bene, perché bisogna caricare l’onda fucsia e perché quelli che Matteo Salvini, leader della Lega nazionale, chiama i “rosiconi”, Brugnaro li definisce «rancorosi che ci attaccano sempre» rivolgendosi soprattutto a «chi faceva parte delle passate amministrazioni e ha responsabilità delle storture di cui ci accusano», e contro «le manine che erano abituate a mangiare sull’amministrazione pubblica». Il sindaco uscente, invece, continua a ripetere che la vita è bella, nonostante il Covid, e che «dobbiamo volerci bene tutti». Ieri ha affidato i compiti per casa ai suoi fucsia, appellativo appioppatogli dal centrosinistra durante la prima campagna elettorale cinque anni fa e preso al volo per disegnare il simbolo di quello che «non è un partito. Noi siamo persone civiche, ricordatevelo, con tante diverse provenienze ma un unico futuro, quello di lavorare altri cinque anni per migliorare la città da lasciare ai giovani». Il compito, dunque, è quello di andare casa per casa dai cittadini «non a parlare ma a chiedere dove dobbiamo migliorare».
I NOMI
I nomi in lista? Tanti nuovi nelle Municipalità dove il centrodestra governa solo Favaro, e tante riconferme per il Consiglio comunale, con qualche nuova entrata: tra tutti due donne, tra i più maturi e tra i più giovani. Nel primo caso si tratta di Carla Baruzzi Calderan, vedova di Giovanni Lino Calderan presidente della Rimorchiatori Uniti Panfido, imprenditrice che a 80 ha deciso di mettersi in gioco anche in politica. L’altra è Silvia Peruzzo Meggetto, responsabile Terziario Donna di Confcommercio Venezia e rampolla 28enne della famiglia che gestisce la catena di negozi di calzature con negozio storico in via San Donà a Mestre e altri nel Trevigiano, nel Padovano, ancora nel Veneziano e a Udine in Friuli. Altre matricole sono Michele D’Este, commerciante orafo veneziano di 51 anni, l’avvocato d’impresa 63enne Mauro Romanato e qualcuno proveniente dalle Municipalità. Per il resto la squadra fucsia è confermata, con gli assessori Simone Venturini (che sta ancora aspettando si decida se correrà in Regione a fianco di Luca Zaia), Renato Boraso, Massimiliano De Martin, Paola Mar, Paolo Romor, e poi anche i delegati del sindaco Luca Battistella, Paolino D’Anna, Enrico Gavagnin, e ancora Ermelinda Damiano, la più giovane presidente del Consiglio comunale, il capogruppo Alessio De Rossi, l’immarcescibile Maurizio Crovato, il giovane Matteo Senno, il leader di Pellestrina Alessandro Scarpa Marta
SCENARI
Quando il 21 marzo del 2015, a Santa Maria delle Grazie in via Poerio, Brugnaro lanciò la propria candidatura a sindaco, si parlò del frutto dell’accordo tra Forza Italia e la Lega di Matteo Salvini, architettato da Renato Brunetta e benedetto da Silvio Berlusconi, in base al quale i due partiti avevano deciso di sostenere Luca Zaia alle regionali e il patron dell’Umana Reyer alle comunali. Ieri Luigi Brugnaro era ciò che è diventato in questi cinque anni a Ca’ Farsetti: il sindaco che per conquistare il prossimo mandato ha l’appoggio di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia, e che per questo è accusato dal centrosinistra di essere il portavoce del sovranismo e della destra, ma anche il sindaco che tira, indifferentemente, una carezza e un pugno a chi sta al Governo di Roma e che viene colto da orticaria quando gli rinfacciano conflitti d’interesse che, per lui, sono nell’interesse della città.
 
Ultimo aggiornamento: 09:17 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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