Elezioni comunali di maggio, nel centrosinistra spunta la carta Chiellino

Martedì 11 Febbraio 2020 di Elisio Trevisan
VENEZIA *Ca' Farsetti, la sede del municipio cittadino
VERSO LE COMUNALI
MESTRE Come fare ad evitare le primarie e allo stesso tempo coinvolgere il più possibile almeno i rappresentanti delle tante anime della società civile che più o meno sta sotto l’ombrello della sinistra e del centro? Come fare ad evitare i veti incrociati che le varie forze e i partiti lanciano, di notte, da settimane come granate per poi dire di giorno che serve l’unità? Come fare a dare ragione a tutti? E come fare tutto questo in tempi brevi o, comunque, in tempo per partecipare alle elezioni comunali?
Gabriella Chiellino pare sia la risposta che si sta facendo strada dopo l’auto sospensione del rettore di Ca’ Foscari Michele Bugliesi proposto dai vertici del Pd come sfidante di Luigi Brugnaro ma bocciato dalla sinistra.
Classe 1970, nata a Pordenone ma residente da anni a Mestre dove insegna e dove ha fondato e presiede un’azienda che ha base al Vega parco scientifico e tecnologico, il suo nome gira da un paio di giorni nelle stanze del Pd metropolitano che ieri sera ha riunito la direzione del partito.
IL PERCORSO
La sua figura era già emersa qualche mese fa quando si parlò di un gruppetto di possibili candidate per il centrosinistra: la capogruppo Monica Sambo, Anna Forte Zorzetto, Alessandra Taverna, già presidente dell’istituzione Parco della laguna, professionista e membro della direzione nazionale del Pd, quest’ultima proposta da Massimo Cacciari quando, a metà dicembre, disse «basta con le minestre riscaldate» e delineò il profilo del candidato capace di dare problemi a Brugnaro: «Non deve puzzare di passato. Serve un candidato nuovo che parli a sardine, popolo di Greta e grillini delusi».
La Chiellino non è targata Pd, non è targata in genere, è una donna, e questo già di per sè è una novità rispetto alla sfilza di sindaci uomini che hanno guidato Venezia, è cattolica (membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Duomo di Mestre), ha 50 anni quindi è giovane, si occupa di ambiente sia come imprenditrice, sia come insegnante, sia per gli incarichi pubblici che ha ricoperto e ricopre; ha un’infarinatura della macchina di un comune, essendo stata giovanissima consigliera comunale per la Margherita a Conegliano; conosce il mondo della portualità lavorandoci quale presidente di Enave (una delle tante realtà imprenditoriali in cui opera, tutte accomunate dall’”e” iniziale che sta per elettronico ma potrebbe essere anche ecologico), società costituita dall’Autorità portuale di Venezia per garantire l’autosufficienza energetica realizzando una centrale elettrica partendo dalle alghe. Ancora, è docente in varie parti: alla Luiss al master in Ambiente, innovazione e gestione; è docente a contratto alla Viu (Venice international university) per il programma formativo tra ministero dell’Ambiente italiano e cinese; fino al 2011 ha insegnato come docente a contratto a Scienze ambientali di Ca’ Foscari. E, a questo proposito, Gabriella Chiellino nel 1994 è stata la prima donna italiana a laurearsi in Scienze ambientali ad indirizzo chimico.
Questi sono solo alcuni degli incarichi che ha svolto o continua svolgere, come imprenditrice la sua ultima creazione è eAmbiente srl, fondata nel 2001 come società di ingegneria e consulenze ambientali con sede, appunto, al Vega: nata come startup è diventata una realtà importante tra quelle che operano su economia ambientale, bonifiche, studi di impatto ambientale e quant’altro. Insomma, pane per la laguna di Venezia.
LE RESISTENZE
Il nome della Chiellino incontra qualche resistenza all’interno del Pd perché, dopo l’auto sospensione di Bugliesi, c’è chi pensa tocchi a uno o una del partito, però ai vertici e non solo se ne sta parlando molto. Il suo profilo potrebbe non dispiacere ai moderati di Ugo Bergamo & Company che, dunque, potrebbero farsi una ragione della perdita del rettore; non dovrebbe dispiacere al mondo della sinistra e degli ambientalisti; inoltre è una “civica” nel senso che non è targata. E, dice chi la conosce, tiene il campo in ogni confronto, con qualsiasi interlocutore, se serve anche usando le maniere forti.
In definitiva potrebbe essere l’ultima spiaggia nel caso mercoledì sera al tavolo dei progressisti si ribadisca di non fare le primarie e se davvero centro e sinistra vogliono evitare in tutti i modi di andare ognuno per proprio conto con candidati diversi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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