VENEZIA - Andrea Ferrazzi, lo storico senatore del Pd, non sarà eleggibile a Venezia, suo collegio. Capolista al Senato sarà il segretario regionale Andrea Martella, secondo alla Camera Piero Fassino. È quanto stabilito dalla Direzione nazionale del Partito democratico. A comunicarlo, lo stesso Ferrazzi in due post su Facebook in cui ha espresso tutta la sua delusione.
«Si è da poco conclusa - scrive Ferrazzi - la Direzione nazionale del Partito democratico. Relativamente alle posizioni maschili eleggibili a Venezia, il mio collegio, Capolista al Senato sarà Andrea Martella, secondo alla Camera Piero Fassino. Non posso nascondervi, per il rapporto franco che abbiamo sempre tenuto tra noi, che sono molto amareggiato».
Poco fa il secondo post: «Care amiche e cari amici. Ieri sera sono state chiuse le liste per le candidature.
E continua: «A Venezia, insieme a moltissimi compagni di strada, abbiamo combattuto in anni difficili. Il lavoro in Consiglio comunale dopo la sconfitta del centro sinistra, l’inizio della Città metropolitana. Nel 2018 sono stato individuato dai circoli del Territorio come candidato per il Senato, compito che ho svolto dando tutto me stesso. Anche questa volta i circoli del territorio mi avevano chiesto unanimemente di continuare il lavoro, purtroppo ci troviamo insieme a subire una deciso diversa. Mi dispiace anche per loro, per le moltissime persone con le quali abbiamo condiviso speranze, passioni, impegni, cadute e risalite. Desidero ringraziarvi ad uno ad uno per le centinaia di messaggi che mi state inviando. La dimensione umana della politica è bella, anzi, fondamentale. Invito tutti, nonostante l’amarezza, a votare per il Pd, per costruire un futuro migliore per noi e per i nostri figli».
Deluso anche Nicola Pellicani
«Stavolta non sarò candidato in Parlamento. Non nascondo che sono molto dispiaciuto perché avrei voluto continuare per un'altra legislatura l'attività bruscamente interrotta». Lo annuncia su Facebook il deputato veneziano del Pd Nicola Pellicani. «E' andata diversamente - aggiunge Pellicani - perché il partito ha fatto altre scelte. Mi resta la consapevolezza di avere dato il massimo anche ottenendo, in un quadro politico molto complicato, alcuni risultati significativi concreti per la città. Ci sarà comunque modo e tempo per discutere del futuro di Venezia e del nostro partito. Intanto lavoriamo per vincere le prossime elezioni», conclude.