Inaugurata in un padiglione del Forte Marghera l’esposizione di fotografie che racconta lo sviluppo industriale dell’area dalle origini alla sfida con l’idrogeno.
Nel 1882 il Forte Marghera era ancora una struttura militare, oggi è uno dei compendi della cinta fortificata di Mestre e di Venezia presi in carico dal Comune e trasformati in luoghi di svago, di ristorazione, di arte e cultura.
UN MONDO
Un'occasione da non perdere per fare un tuffo nella storia di impianti, imprenditori, lavoratori, scontri sociali, invenzioni, vicende che hanno segnato profondamente la vita al di là della laguna di Venezia. L'esposizione non a caso è intitolata "Passato e futuro si incontrano a Porto Marghera - Un secolo di storia industriale raccontato attraverso le immagini dell'Archivio Fotografico Edison" che accompagnano il visitatore all'interno dell'area di Porto Marghera, uno dei maggiori poli strategici italiani; foto per la gran parte relative a impianti e persone del ramo chimico, petrolchimico e siderurgico delle società Montecatini, Edison, Montecatini Edison, Montedison e consociate. Si parte dalle barene imbonite nei primi del Novecento per creare le aree dove costruire i primi stabilimenti e si arriva al 1997 quando termina l'avventura chimica del Gruppo ma non la sua storia dato che Edison, proprio a Porto Marghera, sta realizzando un nuovo ciclo combinato di ultima generazione che userà la più avanzata tecnologia italiana e renderà la centrale termoelettrica di Marghera Levante la più efficiente d'Europa; e sempre Edison, che ha voluto questa mostra, è entrata nell'Hydrogen Park, il consorzio per l'idrogeno di Porto Marghera. All'interno della stella del Forte Marghera, dunque, come in un osservatorio è stata allestita un'esposizione che è come un potente cannocchiale puntato sul passato lontano e recente per individuare la strada del futuro. Edison è la più antica società energetica in Europa, attiva da oltre 135 anni, ed è uno degli operatori leader in Italia nell'approvvigionamento, produzione e vendita di energia elettrica e gas naturale e nei servizi energetici e ambientali. La potenza netta installata complessiva del Gruppo è di 6,5 GW, e oggi opera in Italia e Europa, impiegando oltre 5.500 persone. Il percorso della mostra è suddiviso in cinque sezioni: seguendole si parte dal 1922, gli anni dei lavori di costruzione degli stabilimenti chimici e siderurgici nella Prima Zona Industriale, e si arriva al 2022.
GLI ANNI DELLO SVILUPPO
Si passa attraverso la Seconda Guerra Mondiale quando gli alleati bombardarono pesantemente l'area per minarne la capacità produttiva; e poi gli anni della ricostruzione e del dopoguerra con il boom economico, il rilancio delle attività chimiche, il lancio di nuove produzioni quali materie plastiche e fibre tessili artificiali che si insediarono soprattutto nella Seconda Zona Industriale. Con la nazionalizzazione dell'energia nel 1962, Edison acquisisce nel luglio del 1966 il controllo della Montecatini. Le attività del gruppo Montecatini Edison Spa (poi Montedison) spaziano così dalla chimica alla petrolchimica, dai farmaceutici ai coloranti, dalle fibre artificiali alla grande distribuzione, dagli alimentari ai settori estrattivo e metallurgico, a molto altro. Nel 1997 termina l'avventura chimica del Gruppo, e il nuovo millennio porta con sé sfide globali come i cambiamenti climatici, l'innovazione e la transizione energetica. Edison, che fin dal 1993 aveva realizzato a Porto Marghera la centrale Levante, nel 2001 l'ha potenziata, ed ora la sta rifacendo completamente per renderla la più efficiente d'Europa. La storia continua.