Pusher utilizza il bar come base logistica: locale chiuso per 7 giorni

Lunedì 8 Novembre 2021 di Redazione Web
foto d'archivio
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MESTRE - La Polizia da sabato scorso 6 novembre ha imposto ad un bar di via Verdi a Mestre la chiusura per 7 giorni, a seguito dell’attività di contrasto allo spaccio di stupefacenti dopo l’arresto di un nigeriano 30enne con numerosi precedenti che lo usava come “punto di appoggio” per la sua attività.

Si muoveva in monopattino per raggiungere velocemente il luogo dello scambio.

Il 30enne è stato visto ripetutamente andare e venire dal locale col monopattino e al rientro nel locale, il nigeriano era solito ricaricare i suoi telefoni cellulari e lo stesso monopattino utilizzando le prese messe a disposizione dei clienti. Una volta scoperta la base logistica, gli investigatori del commissariato di Mestre sono intervenuti ed all’interno del locale, dietro ad una panca, hanno rinvenuto 8 involucri di eroina, che il soggetto aveva tentato invano di occultare. Ritornato in libertà dopo l’arresto, lo stesso soggetto è stato ritrovato a spacciare, sempre nella medesima zona, e sempre utilizzando il bar quale base di appoggio.

Gli agenti sono pertanto nuovamente intervenuti fermandolo con altre dosi di eroina, con 3 telefoni cellulari e 310 euro in contanti. Inoltre, nel cestino del bagno del locale, gli operatori hanno recuperato un pezzo di nylon con residui di sostanza stupefacente ed una lametta da barba. Al gestore del bar è stata così imposta la chiusura temporanea del locale per 7 giorni.

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