In manette anche il leder degli ultrà. Insospettabili traditi dal tenore di vita

Venerdì 7 Febbraio 2020 di Diego Degan
Andrea Tiozzo Meo Ambrosi, arrestato
3
CHIOGGIA - Sono una ventina i chioggiotti – per luogo di residenza o di nascita, anche se poi si sono trasferiti altrove, dal Polesine a Torino – arrestati nell’ambito dell’operazione “Tsunami”, condotta ieri dai carabinieri della compagnia di Chioggia, con l’ausilio dei colleghi delle altre città interessate, tra Veneto, Emilia e Piemonte.
INSOSPETTABILI
Tra essi alcuni (pochissimi) con piccoli precedenti di polizia risalenti a diversi anni fa ma, soprattutto, molti personaggi incensurati e poco conosciuti in città e altri con posizioni sociali o lavorative di maggior impatto e quasi insospettabili. L’unico dato che poteva destare sospetti (al di là delle risultanze di intercettazioni, pedinamenti, eccetera) era il tenore di vita superiore a quanto poteva ragionevolmente permettere la situazione lavorativa di tipo saltuario e stagionale di molti degli attuali indagati.
Il più noto degli arrestati, comunque, è il 55enne Sandro Furlan, detto Cire, leader degli Ultras dell’Union Clodiense, ora ai domiciliari insieme al figlio Giorgio, 24 anni, anche lui tifoso della squadra locale. Un personaggio, il Cire, salito agli onori della cronaca almeno un paio di volte. Nel giugno 2018, quando aveva organizzato la partecipazione degli Ultrà della curva sud, intitolata a Franco De Paolis, ai funerali di Mattia Varagnolo, suo coetaneo e sfortunato tifoso della Clodiense e del Venezia, mancato quell’anno dopo una lunga malattia. E nel giugno dell’anno dopo, quando era stato il portavoce dei tifosi a conclusione del lungo confronto che aveva contrapposto i dirigenti della società calcistica ai supporter locali.
COMPROMESSO SUI COLORI
Era stato lui l’artefice di quel compromesso, stretto con il presidente Ivano Boscolo Bielo, che aveva stabilito il granata come unico colore sociale della squadra e la presenza del leone chioggiotto e del cavalluccio di Sottomarina, insieme, sullo stemma, sotto la scritta Union Clodiense Chioggia Sottomarina. Un momento importante per la città e gli appassionati sportivi, che lo aveva portato alla ribalta. Furlan, però, era conosciuto anche in altri ambiti, come responsabile sportivo della pugilistica dilettanti Chioggia Cavarzere, in cui milita anche il figlio Giorgio, che lo aveva portato a organizzare, fin dal 2011, diversi meeting in città. E, nel 2014, troviamo ancora Sandro Furlan come responsabile della sezione Venezia-Treviso del Gwic, Gold wing Italia club, sodalizio di appassionati motociclisti che opera su scala nazionale per conto del quale aveva organizzato anche un raduno a Chioggia. Insomma, una vita socialmente intensa, ora macchiata da questa brutta storia di spaccio.
Nella stessa cerchia sembra gravitare anche un altro degli arrestati di ieri: Umberto Pugiotto, 47 anni, di professione pescatore, anche lui inserito nel novero degli Ultrà del calcio cittadino, è stato accompagnato dai carabinieri nella casa circondariale di Venezia. In carcere anche un cuoco, Andrea Tiozzo Meo Ambrosi, che lavorava in un noto locale del circondario di Chioggia.
 
Ultimo aggiornamento: 11:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci