L'ultima frontiera della droga: si bucano nell'autobus tra Mestre e Venezia

Giovedì 17 Novembre 2022 di Ilaria Brandolisio
Cucchiaino, lacci e carta stagnola lasciati sui sedili del bus
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MESTRE - La droga viaggia in autobus, consumata senza alcun problema sui sedili. E poco importa se c’è qualche passeggero, se tutto avviene alla presenza dell’autista. È successo e pare non sia il solo episodio - a Mestre dopo la mezzanotte tra lunedì 14 e martedì scorso sulla linea dell’autobus urbano numero 2 diretto a Venezia. Un passeggero scendendo all’ultima fermata, a piazzale Roma, si accorge di una situazione anomala sugli ultimi sedili dell’autobus e subito immortala quelle che sono le tracce di una dose di droga: carta stagnola, un cucchiaino, e altri resti di una notte che racconta un fenomeno che ancora non trova soluzione e che si aggrava sempre di più. Il passeggero riporta di un gruppo di persone, cinque o sei (una donna e gli altri uomini): sono tutti a bordo in via Piave a Mestre, si sono fatti notare per alcuni momenti di tensione e scontro fisico, prendendo posto proprio in fondo all’autobus doppio che è diretto a Venezia, dove questo gruppo, probabilmente formato da consumatori e spacciatori, è sceso. 

 LA LITE

Non prima però di aver litigato, essere venuti alle mani, spaventando chi era a bordo: non tanta gente, vista l’ora, ma comunque persone che si stavano spostando sulla linea principale tra Mestre e Venezia.

Sui sedili di quel pullman hanno consumato la loro dose notturna. A popolare gli autobus notturni non sono più, quindi, solo le persone che per esigenze lavorative o personali si trovano ad attraversare la città negli orari notturni, o i clochard che cercano rifugio dal freddo – altra situazione di criticità che va monitorata – ma ora anche tutti coloro che alimentano il traffico di stupefacenti. 

I CONTROLLI

Un modo, probabilmente, per eludere i controlli messi in atto da parte delle forze dell’ordine che si sono intensificati nelle zone più interessate dallo spaccio, quelle limitrofe alla stazione ferroviaria di Mestre, in particolare via Piave. Proprio pochi giorni fa – venerdì 11 novembre – si è infatti discusso di questa area critica al tavolo del Comitato per la sicurezza pubblica con la presenza del prefetto Vittorio Zappalorto, del sindaco Luigi Brugnaro, del questore Maurizio Masciopinto, e dei vertici provinciali di carabinieri e Guardia di finanza e il comandante della polizia locale. A seguito di questo confronto è stata delineata una strategia per contrastare l’insicurezza che interessa l’area di via Piave: in primo luogo un presidio sul territorio, con le forze dell’ordine impegnate nel perlustrare in modo capillare e a piedi la zona di via Piave, con turni che vedono impegnati gli agenti in particolare nelle fasce orarie della sera tardi e della notte e del primo pomeriggio. Sarà importante garantire la continuità nei controlli – richiesti con sempre maggiore preoccupazione da parte dei cittadini che vivono e lavorano in quest’area – a fronte di un fenomeno, quello del traffico di droga, così vasto e radicato in quanto Mestre è considerata una meta di riferimento per gli acquirenti provenienti dalle altre città del Veneto. Altra azione che assicura il questore Masciopinto verrà messa in atto è l’individuazione di spacciatori clandestini e del loro rimpatrio. Lo spostamento dello spaccio sui mezzi pubblici è un ulteriore salto di livello nel degrado urbano legato al mondo della droga.

Ultimo aggiornamento: 18 Novembre, 11:21 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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