Il dentista appende un cartello nello studio: «Mia moglie aggredita da un negro»

Venerdì 13 Luglio 2018
Il dentista appende un cartello nello studio: «Mia moglie aggredita da un negro»
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MESTRE - Un dentista appende nello studio un cartello di avviso ai pazienti in cui scrive che la moglie «è stata aggredita da un negro» invitando a riflettere «sulle responsabilità politiche di tutto questo» e si scatenano le polemiche.

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Accade a Mestre nell'ambulatorio del dottor Pierantonio Bragaggia, il quale ha firmato di suo pugno un avviso raccontando quanto successo alla moglie. "Ieri è stata aggredita al Parco Albanese da un negro - riporta il cartello, definendo l'accaduto" - inaccettabile - "che dopo averla sbattuta a terra ha cercato di rubarle il cellulare e la bicicletta. È stata salvata da un passante che si è messo a gridare".

Uno dei pazienti è rimasto colpito dall'uso del termine "negro" e la notizia in breve ha fatto il giro del web suscitando molte reazioni. Tra queste quelle del presidente dell'Ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Venezia Giovanni Leoni: «Come medici per giuramento curiamo e accogliamo le persone indipendentemente dal colore, razza e professione - spiega - .L'attività delinquenziale è da condannare in senso lato, a prescindere dal colore della pelle. Il termine negro può essere inteso come dispregiativo».

Bragaggia non si pente di quanto scritto e annuncia che stamane ha presentato denuncia per ciò che è accaduto. «Nel Devoto Oli negro vuol dire appartenente alla razza negra - sottolinea - perché le cose vanno dette senza giri di parole.

Se scrivevo straniero di colore poteva essere indiano, cinese, ma il mio intento - aggiunge - non è colpire chiunque, ce l'ho con lui, con quello che ha aggredito mia moglie».

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