"Don Beniamino" a San Marco per i 50 anni di sacerdozio: da capellano alla Cipressina a vescovo di Vicenza

Venerdì 9 Dicembre 2022 di Lorenzo Mayer
Il patriarca di Venezia Francesco Moraglia e monsignor Beniamino Pizziol


VENEZIA - Il Grazie di Venezia a don Beniamino. Tanti sorrisi, sguardi e volti amici che lo hanno stretto in un grande abbraccio carico di affetto e gratitudine. E poi il gesto di attenzione e sensibilità del Patriarca Francesco che, per la celebrazione di ieri, gli ha voluto passare il pastorale assegnandogli la presidenza dell'Eucarestia nel giorno della festa dell'Immacolata. Così monsignor Beniamino Pizziol, amministratore apostolico della diocesi di Vicenza è tornato ieri nella Basilica di San Marco nella diocesi che lo ha generato nella Fede, come ha ricordato lui stesso, e dove ricevette l'ordinazione episcopale.

Monsignor Pizziol per tutti a Venezia è familiarmente don Beniamino, nativo di Cavallino Treporti, è stato ordinato presbitero, prete, parroco della diocesi lagunare, poi vicario generale, infine vescovo ausiliare, prima di essere nominato vescovo di Vicenza.

A pochi giorni dalla conclusione del suo apostolato come guida della diocesi di Vicenza monsignor Pizziol (che resterà nella città berica continuando a servire la Chiesa locale come collaboratore pastorale di una parrocchia) è voluto tornare, per un giorno, in laguna. In prima fila, ad assistere alla celebrazione, i suoi familiari più stretti, compresi nipoti e pronipoti. Monsignor Pizziol è stato anche amministratore apostolico della diocesi di Venezia, preparando l'ingresso del Patriarca Francesco. Quest'ultimo ha ricordato il legame del confratello con il Patriarcato all'inizio della celebrazione, ricordando alcune delle tappe fondamentali del suo ministero in laguna, a partire dall'ordinazione presbiterale, proprio 50 anni fa, per imposizione delle mani del beato Albino Luciani, nella parrocchia di San Lorenzo Giustiniani a Mestre. Nell'omelia monsignor Beniamino ha voluto ringraziare e citare, ad uno ad uno, tutti i Patriarchi. Tra questi il Cardinale Marco Cè «che - ha ricordato nell'omelia - fu per me decisivo» e il Cardinale Angelo Scola che lo ordinò vescovo e di cui è stato stretto collaboratore. Il dono del Patriarca e della diocesi veneziana è stato quello, simpatico, di una cyclette per continuare a pedalare e a tenersi in forma. Non è stato casuale che al termine della celebrazione a San Marco, monsignor Pizziol abbia voluto tornare a vedere il Seminario Patriarcale alla Salute.

 

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