I Do Draghi di Campo Santa Margherita a Venezia chiuso a tempo indeterminato, cosa è successo? Si parte con una porta "fantasma"...

Venerdì 15 Luglio 2022 di Nicola Munaro
I Do Draghi di Campo Santa Margherita a Venezia chiuso a tempo indeterminato
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VENEZIA - La prima mossa cinque anni fa, quando in campo Santa Margherita ha aperto il Bakarò, negli spazi di un panificio con annesso forno e di una rivendita di vini, sfruttando la licenza di un altro locale. Il titolare è lo stesso gestore (e proprietario) di un altro locale, I Do Draghi, vicino di casa del Bakarò, lungo la strettoia che porta in campo San Pantalon. Due locali vicini e gemelli, che all'esterno vivono di vita propria, ma che di fatto sono sotto lo stesso cappello, tanto che a collegarli c'è una porta aperta di recente nel muro che divide le cucine del Bakarò e de I Do Draghi e permette il passaggio del personale di servizio.


I Do Draghi a Venezia: perché è chiuso?


Tutto bene? Non proprio, perché al di là della porta in più a I Do Draghi - o meglio al suo gestore - mancherebbe la licenza per esercitare anche nel secondo locale e allo stabile mancano le fosse biologiche. Tutto insieme, è un abuso edilizio che mercoledì pomeriggio ha spinto in campo Santa Margherita gli agenti della polizia locale di Venezia ad abbassare le serrande de I Do Draghi e chiuderlo «a tempo indeterminato».

O quantomeno fino a quando non saranno sanate le sottolineature fatte dai vigili. Sì perché l'intervento della polizia locale è arrivato dopo una prima segnalazione - figlia di un sopralluogo - nel quale si rilevava come il gestore di Bakarò e de I Do Draghi avesse solo una licenza per gestire due locali: due ingressi separati e anche due diverse offerte ai clienti. In sostanza due bar distinti ma con la stessa gestione, a uno dei quali, però, manca anche un particolare non da poco come le fosse settiche. Dopo la segnalazione - che non aveva comportato la chiusura del locale - il titolare aveva fatto orecchie da mercante continuando nella doppia gestione provando ad acquistare una seconda licenza che però non aveva superato il vaglio tecnico proprio per la mancanza delle fosse per gli scarichi. Così, fatto il secondo passaggio di controllo e visto che nulla era cambiato, è arrivata la chiusura forzata a uno dei locali più in voga della movida veneziana e universitaria. Che, visto il giro di vite imposto dalla polizia locale, potrebbe non riaprire tanto a breve. Mentre il titolare è a rischio multa e denuncia.


Licenze contingentate


Acquistare fondi vicini ai locali per ampliare il proprio spazio sembra essere una delle strade principali per i gestori dei locali nel cuore della Venezia by night. In teoria a Santa Margherita nuovi locali non potrebbero aprire. C'è il contingentamento. Le licenze di pubblici esercizi, al limite, possono solo spostarsi all'interno del campo. Ma la storia recente ha insegnato che le regole vengono aggirate in vari modi, attraverso questo escamotage che la polizia locale ha messo nel mirino.

Movida notturna


L'intervento a I Do Draghi - nonostante i provvedimenti presi non siano dovuti a una situazione di degrado e di sicurezza - si inscrive in quella serie di attività che i vigili - in coordinamento con le altre forze dell'ordine - stanno mettendo in atto per garantire la sicurezza nel campo della movida dopo che l'inizio della bella stagione era stato travagliato tra disordini e spaccio all'aria aperta, soprattutto nella zona che collega Santa Margherita a San Pantalon.
 

Ultimo aggiornamento: 16 Luglio, 10:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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